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Con l'Inter ci abbiamo provato fino alla fine

Ascoli Piceno | Il terzino bianconero, Gianluca Comotto, ha parlato della sconfitta di sabato sera elogiando la compagine nerazzurra

di Mauro Giorgi


In casa bianconera, nonostante la sconfitta di sabato sera contro l’Inter di Mancini, non si fanno drammi. C’è grande rammarico per non aver chiuso la partita e non aver saputo amministrare il vantaggio, tuttavia c’è la consapevolezza che di fronte c’era una grande squadra come l’Inter.

“Dopo aver speso così tanto nel primo tempo e dopo aver subito le due reti, personalmente sono rimasto un po’ giù di corda – ha sostenuto Gianluca Comotto che poi però ha aggiunto – Ci abbiamo provato fino al triplice fischio. Abbiamo provato a reagire ma di fronte avevamo una grande squadra e non era facile recuperare. A tempo oramai scaduto abbiamo avuto un’occasionissima con Giampà ma, sfortunatamente, non siamo riusciti a concretizzarla”.

Nel secondo tempo s’è vista una metamorfosi incredibile. Siete entrati in campo scarichi e l’Inter vi ha messo sotto legittimando il risultato. Cosa è successo?
“Sicuramente i cambi hanno influito. L’Inter, con l’innesto di Figo e Mihajlovic, ha fatto girare molto bene la palla e ci ha schiacciato dentro la nostra metà campo”.

Con questa sconfitta si è assottigliato il vantaggio sulle inseguitrici. Non c’è il rischio di farsi risucchiare nella zona calda?
“Questo è un problema da cui dobbiamo guardarci ed è per questo che occorre far punti al più presto. Con una vittoria possiamo tranquillamente dire che siamo salvi. Mi auguro che già contro il Cagliari si possa festeggiare la salvezza matematica. La realtà è che non siamo mai stati con l’ansia di dover far punti per cui dovremo stare attenti e fare in modo di non vivere questo tipo di situazione. In certi casi, infatti, non si sa mai come potremmo reagire”.

In città c’è un’attesa spasmodica per questa salvezza. Cosa farete, scongiuri a parte, quando vi salverete?
”A me piacciono le cose improvvisate e sono sicuro che società e tifoseria sapranno organizzare al meglio quello che sarebbe un traguardo storico per la gente dal cuore ascolano. In questo momento delicato, comunque, è bene stare concentrati, non parlare di queste cose e incrociare le dita”.

Ascoli-Cagliari rischia di giocarsi in campo neutro a causa dei cori nei confronti di Mihajlovic. Cosa ne pensa?
“Quest’anno non sanno più come penalizzarci. E non mi riferisco affatto alla nostra tifoseria. Io di epiteti razzisti nei confronti del serbo non ne ho sentiti”.

10/04/2006





        
  



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