È iniziato il conto alla rovescia per le trentuno aziende che prenderanno parte al Cibus di Roma che aprirà i battenti il prossimo 13 aprile. La manifestazione che si svolge per la prima volta nella capitale si preannuncia come un importante evento per la produzione del comparto alimentare italiano. Un segnale che è stato colto da decine di aziende marchigiane la maggior parte delle quali provenienti dalla provincia di Ascoli dove ha sede un importante distretto agroindustriale. Il Cibus di Roma si presenta come un'opportunità nuova per l'agroalimentare in quanto è rivolta soprattutto ai tantissimi operatori del Centro-Sud che agiscono e si muovono come "imprese" e determinano gli acquisti. Il messaggio ha evidentemente colto nel segno, visto che è stato superato il budget in termini di metri quadrati e si preannuncia già come l'evento con il più alto afflusso mai registrato da Fiere di Roma. Il Cibus di Roma si propone anche come un grande crocevia internazionale e non mancheranno buyers e operatori stranieri, in particolare dalla Corea (il Paese che sta dando le maggiori soddisfazioni all'export agroalimentare italiano) e - grazie alla Camera di Commercio italiana a Francoforte - importatori tedeschi interessati ai prodotti di nicchia. Non mancheranno, inoltre, operatori provenienti da Mosca, dagli stati del bacino del Mediterrano e in particolar modo dall'Egitto molto interessati anche dalla tecnologia alimentare.
Complessivamente è prevista la partecipazione di 62 delegazioni straniere.

La partecipazione delle aziende ascolane,organizzata dalla Sipi srl, Società di Servizi di Confindustria Ascoli, è stata resa possibile grazie al contributo della regione Marche, della Provincia di Ascoli, della Camera di Commercio e della Carisap e con il coinvolgimento della Confindustria di Ascoli e di Fermo, Copagri, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti e Cna. Le aziende aderenti, delle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata ed Ancona: Pantaleone, I Piceni Invisibili e Casato per i vini, Meletti e Varnelli per i liquori, Atollo e Sgattoni per i surgelati ittici, Nuova Orsa M, Fioravanti e Orma Group per le specialità gastronomiche, Hostbook, Tiamat e Nerea per le acque minerali, Campofilone, De Carlonis e Spinosi per la pasta fresca, Confcommercio Turismo e Confindustria Ascoli per l'ospitalità turistica, Copagri - Aras per le carni alternative, Ciriaci, Faleria e Salumificio del Conero per i salumi, Monaldi per le uova e i prodotti connessi, Sabelli per i formaggi, Gela per le specialità surgelate e le tecnologie per l'industria, Granatiero per le tecnologie dell'industria alimentare, Ralò per le conserve vegetali e prodotti vari, Italorto per i prodotti ortofrutticoli, Gastreghini per i prodotti da forno, Baldi Ristorazione per carni e prodotti alimentari.

Particolarmente rilevante il numero delle aziende delle province di Ascoli e Fermo che quest'anno, per la prima volta, esordiranno con il marchio collettivo "Marche Picene - Valori & Ricchezze del Piceno". Per la cerimonia di inaugurazione del Cibus è prevista la partecipazione del vice presidente della Regione Marche Luciano Agostini, del presidente della Provincia Massimo Rossi, e del vice presidente Emidio Mandozzi del presidente della Camera di Commercio Enio Gibellieri e dei massimi rappresentanti della Confindustria di Ascoli, Fermo e Macerata. I prodotti delle nostre zone saranno rappresentati dal marchio Marche Picene che si preannuncia come un importante tratto distintivo in grado di evidenziare quelle peculiarità che caratterizzano da sempre la produzione agroalimentare di qualità. Marche Picene, quindi, oltre ad essere un forte elemento distintivo può rappresentare anche un importante fattore competitivo per le aziende impegnate nella conquista di nuovi sbocchi commerciali soprattutto all'estero. Un assaggio delle specialità della nostra zona verrà offerto il giorno dell'inaugurazione alle ore 13,00 a tutte le autorità presenti che saranno ospiti allo stand situato nel Padiglione 1 Stand CO19/20.