Inaugurata giovedì pomeriggio 9 aprile, la prima delle quattro sedi elettorali (le altre saranno aperte a Comunanza, Pagliare e San Benedetto del Tronto) che il candidato alla presidenza della Provincia di Ascoli Piceno, Emidio Mandozzi, ha in programma di dislocare su tutto il territorio piceno.

La sede di Ascoli, sita in via Trieste e che verrà gestita dai Giovani Democratici ascolani, ha visto la presenza di un numeroso pubblico, in gran parte giovanile, che non ha voluto mancare all'appuntamento, arricchito dalla presenza del senatore dell'IdV, Francesco "Pancho" Pardi (foto), il quale non ha tradito le attese portando ad Ascoli una ventata di "freschezza" politica, intrattenendo i presenti sui temi del protagonismo civile e del governo del territorio.

Temi poi ripresi nel corso del suo applaudito intervento all'incontro organizzato da "Liberacittadinanza - Rete girotondi e movimenti" e presentato da Graziano Celani presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani.

Presente anche il candidato sindaco di Ascoli, Antonio Canzian, Emidio Mandozzi ha ripercorso le tappe che hanno portato alla sua candidatura ed alla formazione della coalizione di centro-sinistra che lo appoggia. Una coalizione che si è riconosciuta, prima che nella figura del candidato Presidente, nella proposta programmatica con cui presentarsi agli elettori del Piceno, le cui linee guida sono racchiuse nei 23 punti strategici contenuti nella bozza di programma, mediante la quale Mandozzi si sta confrontando con tutti i cittadini del Piceno in quella che è una capillare ‘campagna di ascolto', tutt'ora in itinere.

In particolare, giovedì pomeriggio, grazie al contributo del professor Pardi, si è potuto discutere ed approfondire temi salienti quali la salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio; i Ptc (Piani di Coordinamento Territoriali) in capo a progetti di buona urbanistica dove la Provincia ha la funzione di coordinamento con la gestione demandata ai Comuni; i rischi legati alla privatizzazione dell'acqua: tutti temi sensibili che hanno trovato il loro minimo comune denominatore nella necessità di una ‘partecipazione attiva alle decisioni pubbliche' da parte dei cittadini, cui deve essere sempre data la possibilità di discutere delle scelte, approfondirle, e se del caso dissentirne, criticandole.

Un nuovo modo di intendere e di fare politica dunque, che trova nel candidato Presidente della Provincia, Emidio Mandozzi, un attento e convinto interlocutore. Perché, è la propria convinzione, su temi così delicati quanto importanti per il futuro del territorio, nessuno e tutti possono avere il copyright.