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Il Bilancio 2012 della Fondazione è on line sul nuovo sito www.fondazionecarisap.it

Ascoli Piceno | Marini:"Tutto quello che siamo riusciti a realizzare lo abbiamo ottenuto concretamente grazie ad una relazione nuova e costruttiva che stiamo intessendo tra gli agenti nel sociale, dove il denaro è un mezzo sicuramente importante ma non prevalente".

Il dott. Vincenzo Marini Marini

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha presentato questa mattina, nella sala dell'Assemblea dei Soci della sede di Corso Mazzini, particolarmente affollata per l'occasione, il Bilancio 2012, già disponibile nel nuovo sito internet www.fondazionecarisap.it. Oltre al Presidente sono presenti i componenti l'Organo di indirizzo, i Consiglieri di amministrazione, i membri del Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione, e soprattutto, i rappresentanti delle organizzazioni No profit impegnate nella realizzazione di progetti insieme alla Fondazione, espressione della eterogeneità e della vivacità del Terzo Settore locale: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, istituti religiosi, consultori, comitati, realtà operanti nei più diversificati settori del sociale, della cultura e radicate in tutto il territorio di riferimento della Fondazione. 

Bilancio Sociale - Nel corso del 2012 la Fondazione ha lavorato per continuare a dare valore alla comunità insieme a tutti gli altri soggetti del Terzo Settore. "Il Bilancio che oggi presentiamo - ha chiarito il Presidente della Fondazione Vincenzo Marini Marini - illustra cosa è stato fatto per la comunità non dalla Fondazione, ma dal Terzo Settore nella sua interezza. Rappresentanti delle oltre quaranta associazioni no profit, partner della Fondazione nello sviluppo di altrettanti progetti nel sociale e nella cultura, sono qui oggi a testimoniare il comune sforzo organizzativo e gestionale messo in campo per la crescita sociale e culturale del nostro territorio. Siamo qui per rendere conto dello stato di avanzamento di tutti gli interventi che, insieme, stiamo realizzando in modo da rispondere a quei bisogni che né il pubblico, né il privato sono in grado di soddisfare, e mostrare - anche attraverso i volti di donne e uomini che hanno messo a disposizione il proprio tempo, tanta buona volontà e professionalità - i risultati comuni ottenuti ".

Il bilancio sociale relativo all'esercizio 2012 è stato anche quest'anno certificato ai sensi dello standard internazionale AA1000 dall'Ente terzo indipendente RINA. La Fondazione ha scelto di non limitarsi a soddisfare gli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa, ma ha inteso, per senso di responsabilità nei confronti della propria comunità, realizzare un documento accurato che rendiconta nel dettaglio gli obiettivi stabiliti, le iniziative approvate e realizzate, i risultati ottenuti per ciascun settore di intervento interessato dall'attività erogativa, con una sintesi sullo stato di avanzamento al 31 dicembre 2012 dei progetti intessuti e realizzati, anche attraverso la pubblicazione di documentazione fotografica.

"Tutto quello che siamo riusciti a realizzare - ha dichiarato Marini Marini - lo abbiamo ottenuto concretamente grazie ad una relazione nuova e costruttiva che stiamo intessendo tra gli agenti nel sociale, dove il denaro è un mezzo sicuramente importante ma non prevalente. L'elemento di maggior importanza è il capitale umano, la credibilità: soprattutto, si lavora per la coesione sociale, così importante per la comunità e così messa a dura prova. Questa modalità di operare rappresenta il cuore di quella che sarà la Bottega del Terzo Settore".


La Fondazione, nell'esercizio 2012, ha deliberato risorse pari a Euro 2.251.321 nell'ambito dell'emergenza sociale, delle attività culturali e dell'istruzione.
In particolare, la Fondazione si è posta l'obiettivo di sostenere, con tredici progetti, la famiglia come luogo di crescita educativa, di assistenza ai minori, di sostegno dell'affido, sostenendo nuove forme di organizzazione del welfare e ponendo attenzione alle situazioni di disagio derivanti dalla malattia e dall'emergenza economica. Nove, invece, i progetti dedicati ai giovani ed adolescenti, per sviluppare la creatività e approfondire nuovi linguaggi di comunicazione, diffondere la cultura dell'ambiente, promuovere l'aggregazione e il rispetto della diversità, favorendo l'inserimento lavorativo nel Terzo Settore e prevenendo il disagio giovanile. In relazione agli anziani, con cinque progetti, la Fondazione ha scelto di sostenere iniziative al fine di migliorare la qualità della vita (assistenza domiciliare in primis) favorendone, attraverso luoghi di incontro, una maggiore coesione sociale e la tutela e valorizzazione della memoria. Sono state inoltre sostenute, con sei progetti, quelle realtà del Terzo Settore in grado di occuparsi di quella fascia di popolazione disabile che vive in situazioni difficili, non solo per la precarietà delle condizioni di salute, ma anche per le difficoltà derivanti dalla solitudine, dalla carenza di relazioni, dalla debolezza di reti di solidarietà.

"Il Bilancio della Fondazione - ha dichiarato Marini Marini - in quanto Bilancio di un soggetto del Terzo Settore, si basa anche sulla componente di valore sociale derivante dalle ore di lavoro messe a disposizione dei volontari e, ancor più, sul benessere materiale ed immateriale apportato a chi ha beneficiato di aiuto e solidarietà. Tutto ciò produce un valore che ha un impatto sociale che sarebbe errato, oltre che impossibile, quantificare in termini economici".

Bilancio di esercizio - La Fondazione lavora per produrre denaro da utilizzare per creare utilità sociale. Dispone di un proprio patrimonio che investe, cercando di coniugare prudenza e redditività. Dagli utili derivanti dalla gestione di tali investimenti trae le risorse per sostenere attività di interesse collettivo per lo sviluppo sociale della comunità di riferimento, operando nei settori definiti dallo Statuto.

Le entrate, al lordo del carico tributario, ammontano a più di 10 milioni di Euro, grazie alle operazioni in borsa a carattere speculativo, senza alcun aiuto dal dividendo della vecchia conferitaria (CARISAP S.p.A.) che, per la nota crisi economica, non ha distribuito utili di bilancio.
Il patrimonio della Fondazione al 31 dicembre 2012 era pari a Euro 191.700.071, con un incremento di circa 25 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente, soprattutto a causa dell'emergere delle plusvalenze a seguito della cessione della partecipazione in CARISAP S.p.A.

La ripartizione delle risorse - Il risultato della gestione per il 30,2% è stato distribuito ai soggetti beneficiari. Il 33,8% è stato accantonato per le generazioni future, mentre i costi sostenuti per gli Organi della Fondazione sono risultati pari al 3,4% del reddito prodotto.

A questo proposito ha dichiarato il Presidente Vincenzo Marini Marini: "Il dato che ogni lettore potrà facilmente trarre dal Bilancio è che il costo complessivo degli Organi della Fondazione - parliamo di ventotto componenti - è inferiore al costo di un solo parlamentare, anche se il paragone è improprio perché, innanzi tutto, un parlamentare è pagato dalla comunità, mentre i ventotto componenti della Fondazione traggono i compensi dalla propria capacità gestionale, e, in secondo luogo, perché a fine anno noi ci dobbiamo presentare alla comunità sulla base dei risultati concretamente conseguiti, a tutti disponibili e di facile consultazione".

Elementi di particolare valutazione, infine, sono stati espressi dal Presidente Marini Marini in merito alla crescente pressione fiscale: "Il totale delle imposte pagate dalla Fondazione nel 2012 è stato di ben 2 milioni di Euro. Rispetto al crescente bisogno di intervenire per far fronte all'emergenza sociale, rammentiamo che maggiori imposte comportano inevitabilmente minore attività a favore della nostra comunità".

Il nuovo sito internet www.fondazionecarisap.it - La Fondazione ha deciso di migliorare l'inclusività (rafforzamento del dialogo con la comunità, attivazione di scambi informativi continui) e l'attività di comunicazione sul territorio (miglioramento della conoscenza delle attività, delle procedure, dei criteri di valutazione progettuali, disseminazione delle migliori esperienze progettuali). Lo strumento che la Fondazione ha scelto di utilizzare, in questa direzione, è il sito internet istituzionale, ristrutturato sia nella forma sia nella sostanza.

"Abbiamo modificato il sito - ha affermato il Presidente della Fondazione - con l'intento di rafforzare l'interazione con la comunità tutta e, in particolare, con i nostri partner del Terzo Settore, ai quali abbiamo riservato un'area specifica e interattiva dove condividere esperienze necessità, procedure, documenti e best practice. Parliamo di uno strumento in continuo sviluppo, che costruiremo nel tempo insieme ai nostri interlocutori e che, speriamo, risulterà utile lungo il cammino - intrapreso ormai da qualche anno con decisione dalla Fondazione - della coesione con gli operatori sociali, che troveranno anche nella Bottega del Terzo Settore (progetto che ci vede impegnati insieme alle organizzazioni No profit) un centro di confronto, dialogo, aggregazione ed interazione a beneficio dell'intera comunità".

L'obiettivo è quello di passare da una vetrina di informazioni ad uno strumento di lavoro, di condivisione e di compartecipazione alle attività portate avanti dal Terzo Settore. Inoltre, è prevista la possibilità di iscriversi alla newsletter, contenente informazioni sulle attività della Fondazione e delle Organizzazioni che desiderano informare la comunità sulle proprie iniziative, ed in particolare sullo stato di avanzamento dei progetti.

Il sito si avvarrà anche degli strumenti di comunicazione sociale al fine di rendere sempre più semplice, diretto ed efficace il dialogo con ogni singolo cittadino.
Il sito è stato realizzato da Mario Inghilleri - grafico e web designer - una risorsa locale che vanta un'esperienza a livello nazionale avendo lavorato per Società ed Enti di particolare rilevanza nel panorama italiano.

11/04/2013





        
  



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