Riportiamo alcune cifre: 220 mila visitatori con un aumento rispetto alla precedente edizione del +15% (+22% degli stranieri e +8% degli italiani), 3000 giornalisti di settore, 3 volte tanto quelli presenti per le sfilate di moda, 2.549 espositori (di cui 672 stranieri) compresi i partecipanti al SaloneSatellite, superficie netta espositiva di circa 220.000 metri quadrati e superficie lorda espositiva di 530.000 metri quadrati in una nuova sede, quella di Rho-Pero, che sostituisce la storica sede.

Il trasferimento suscitava alcune perplessità per l’accresciuta distanza rispetto al centro cittadino: ex-post sembra che il cambiamento non abbia infierito sullo spirito esuberante che da sempre circonda l’evento.
Il nuovo quartiere si chiama “fieramilano” ed è firmato dall’architetto Massimiliano Fuksas secondo tutti i criteri della più avanzata tecnologia; è una nuova bellissima casa, funzionale ed accogliente, con percorsi chiari e razionali. Uno spazio dove ciascuna delle manifestazioni in sinergia con il Salone Internazionale del Mobile ha avuto la sua collocazione ottimale.

Durante la settimana del Salone come di consueto, Milano è stata affollata da eventi divertenti ed originali, tutti rigorosamente aperti al pubblico e soprattutto free.

Per citarne uno il Domus-Free Zone, un evento multimediale nel corso del quale le immagini di due straordinari artisti della visione contemporanea, il regista israeliano Amos Gitai e il fotografo Gabriele Basilico, si sono incontrati con la musica del grande compositore Ennio Morricone.
Domus-Free Zone ha messo a fuoco le relazioni tra la geopolitica e la sfera del design proponendo un momento di raccoglimento e di intensa riflessione su quanto sta succedendo nell’area medio-orientale del nostro mondo, una delle zone dove si gioca il futuro del pianeta.