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Green and white economy, per Sorgenia Menowatt ancora un anno positivo nonostante la crisi

Grottammare | Ricavi oltre i 3 milioni di euro e aumento dell’utile netto (+87,38%). La società marchigiana impegnata nel settore della pubblica illuminazione è da anni in crescita: si conferma leader nel mercato italiano e varca con successo i confini nazionali.

Il settore della green & white economy si conferma un mercato fiorente e che non sembra risentire in maniera severa della crisi in atto. Lo sa bene Sorgenia Menowatt, azienda marchigiana con sede a Grottammare (AP), che da anni mantiene salda la sua posizione da leader nel mercato della pubblica illuminazione, con le sue soluzioni dedicate all’efficienza e allo sviluppo di smart city grazie al suo prodotto di punta Dibawatt®.

“Da anni sfidiamo le logiche di questo mercato - dichiara Adriano Maroni, amministratore delegato della società - proponendo innovazioni e risolvendo problemi relativi al risparmio energetico nelle pubbliche amministrazioni e per clienti privati che hanno impianti di illuminazione da rendere efficienti. Riusciamo a toccare picchi di risparmio che superano il 60% del consumo energetico e siamo convinti che il segreto del nostro successo risieda negli investimenti che ogni anno facciamo a favore del nostro Dipartimento Ricerca&Sviluppo. Il 15% della nostra forza lavoro è infatti impiegata per l’aggiornamento continuo dei nostri prodotti e per ideare nuove soluzioni dedicate all’efficienza”.

Nonostante il periodo non certo florido per l’economia italiana, Sorgenia Menowatt si mostra in piena salute: il bilancio approvato lo scorso 9 aprile rivela un aumento di fatturato del 16,39% con oltre 3 milioni di ricavi e un incremento dell’utile netto d’esercizio del 87,38%, dove l’indebitamento, nonostante gli investimenti consistenti, è rimasto in linea con gli anni precedenti. La serietà della società e la salute dei suoi conti sono certificati da Deloitte & Touche secondo i canoni del protocollo europeo IAS*. Sempre in tema di certificazione, Sorgenia Menowatt è la prima ESCO (Energy Service Company) italiana certificata, secondo la norma UNI EN 11352. Questo significa che i risultati degli interventi proposti agli enti locali - senza costi di investimento iniziale da parte degli stessi - sono garantiti contrattualmente e, a sua volta, questo operato è certificato da terze parti indipendenti.

“Siamo orgogliosi di portare avanti la nostra politica di valorizzazione del territorio e delle risorse umane locali che lavorano ai nostri progetti - aggiunge Maroni – puntando fisso lo sguardo ai mercati internazionali. La nostra struttura è snella ma efficace, abbiamo pieno controllo di tutta la filiera, dall’ideazione alla produzione, dalla vendita all’installazione, dal monitoraggio alla manutenzione. Questo nell’ottica di implementare come ESCO soluzioni all’avanguardia per lo sviluppo di smart city. Nel frattempo abbiamo iniziato la nostra politica di internazionalizzazione in Francia – prosegue Maroni -, dove a qualche mese dall’avvio dell’attività della filiale parigina si è realizzato un progetto di efficienza energetica per il Porto di Marsiglia”.

* Il Bilancio consolidato IAS è un documento consuntivo redatto secondo principi contabili internazionali e gli standard contabili IAS (International Accounting Standards) costituiscono il protocollo utilizzato in ambito comunitario europeo. Gli scopi di utilizzo di questi canoni sono quelli di promuovere l’integrazione e la competitività del mercato finanziario comunitario, supportare la trasparenza delle informazioni veicolate a tutela degli investitori, permettere il confronto fra risultati economici di società che operano in settori differenti e con sede in diversi stati UE.
 Normativa di riferimento Regolamento Comunitario Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002
Dal 1° gennaio 2005, le società i cui titoli sono quotati in uno dei mercati regolamentati dell'Unione Europea, devono predisporre i propri bilanci consolidati applicando i principi contabili internazionali.
Legge n. 306 del 31 ottobre 2003
Gli IAS sono obbligatori per società quotate; società che hanno emesso strumenti finanziari diffusi tra il pubblico; società, banche e intermediari finanziari sottoposti a vigilanza da parte della Banca d'Italia; imprese assicurative e imprese quotate che non predispongono il bilancio consolidato.

12/04/2013





        
  



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