"La decisione della Consulta rappresenta l'ennesima conferma che il futuro della nostra agricoltura non può passare dal transgenico". E' il commento del presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, alla notizia della dichiarazione di inammissibilità pronunciata dalla Consulta in merito ai ricorsi presentati dal Governo contro le leggi in materia di biotech delle Regioni Marche e Puglia.

Una scelta che avvalora l'indirizzo assunto da chi si e' opposto per tempo alla diffusione indiscriminata del biotech nei campi, a grave danno delle imprese agricole, e che va nella direzione indicata dagli stessi consumatori, che rifiutano il trasngenico nel piatto. "Nella nostra regione un Comune su tre si e' dichiarato ogm free - continua Luzi - e cio' dimostra quanto la questione sia sentita. Certo, va ribadito che la nostra opposizione alla diffusione del transgenico non ha nulla di ideologico, ma nasce da un preciso ragionamento economico.

Vista l'impossibilità di controllare l'impollinazione, l'introduzione di ogm nei campi marchigiani segenerebbe la fine dell'agricoltura tradizionale e biologica e, con esse, delle nostre imprese. Se a cio' aggiungiamo il rispetto del principio di precauziuone, ecco perche' la sentenza della Consulta incontra la nostra piena soddisfazione".