Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Estesa la zona a tutela integrale della Sentina. Il Comune di Ascoli pagherà 66 mila euro di Ici

San Benedetto del Tronto | Riunione della prima commissione, polemica dell'assessore Sestri. Ici relativa al 1993: la sentenza è definitiva. Procedimenti in corso per gli anni successivi.

di Giovanni Desideri

La commissione urbanistica del Comune di San Benedetto ha accolto questa mattina la proposta di estendere la "zona a tutela integrale" nella "Riserva naturale della Sentina" (la cui istituzione potrebbe avvenire entro pochi mesi) fino al Tronto, lungo una specie di "corridoio costiero". Nella zona a tutela integrale sarà vietato qualsiasi intervento di modifica dell'esistente. In precedenza era prevista sul 15% dei 180 ettari circa dell'intera Sentina, nella fascia costiera più a nord. La proposta era "bipartisan", essendo stata formulata dal consigliere regionale dei Verdi Pietro D'Angelo, come dai consiglieri comunali Capriotti (Prc), Gaspari (DS) e Marinangeli (FI).

Prima dell'inizio della discussione il segretario della commissione, Luigi Montini, ha letto una nota molto polemica dell'assessore all'urbanistica Leo Sestri, contrariato per il fatto che la riunione fosse stata indetta senza consultarlo. Non solo: in un orario in cui egli non avrebbe potuto partecipare, come era noto alla presidente della commissione Eldea Angellotti (AN). Secondo alcuni si tratterebbe dell'ennesimo episodio della sfiducia di AN nei confronti dell'assessore.

Il progetto di istituzione della riserva naturale va comunque avanti. C'è un clima di ottimismo sulla sua effettiva realizzazione. L'attuale discussione è finalizzata alla messa a punto definitiva del documento di indirizzo, da presentare poi alla Regione Marche per l'approvazione. La trattativa è resa difficile (da anni) per la molteplicità di vincoli e competenze di cui si deve tener conto. Per esempio il fatto che il Comune di Ascoli sia proprietario di più della metà dell'intera area.

Per quest'ultimo motivo Gaspari è tornato ad auspicare (come già durante il Consiglio comunale aperto dello scorso 2 aprile sull'argomento) un'iniziativa da parte dei parlamentari locali affinché venga modificata la legge del '78 che ha assegnato al Comune di Ascoli tale proprietà.

Non senza costi. Il Comune di Ascoli deve infatti a quello di San Benedetto 66 mila euro per l'Ici relativa al 1993: i 50 mila annui di imposta più interessi (un terzo andrà al Comune di San Benedetto, 2/3 allo Stato, per competenza). Imposta dovuta perché nel Piano Regolatore attualmente vigente un milione di metri quadri, dal campo sportivo Ciarrocchi alla superstrada, sono edificabili. Ancorché per manufatti non superiori a 4 metri d'altezza.

La sentenza di primo grado, emessa dalla Commissione Tributaria del Tribunale di Ascoli, è diventata esecutiva, dal momento che il Comune di Ascoli non ha presentato ricorso entro i termini prescritti. Il 21 maggio lo stesso Tribunale si pronuncerà sulla pignorabilità dei fondi presso il tesoriere comunale di Ascoli.

Per gli anni successivi al 1993 i ricorsi devono concludersi. In precedenza il Comune di San Benedetto aveva pagato al Comune di Ascoli 10 mila lire al metro quadro per avere un'area utile all'ampliamento del depuratore. L'Ici al Comune di Ascoli è stata calcolata tenendo invece conto di un valore di mercato di circa 8 mila lire al metro quadro.

Alla riunione hanno partecipato, oltre alla Angellotti, l'assessore all'ambiente Ruggero Latini, i consiglieri di maggioranza Evangelisti e La Manna (FI) e Felicetti (Pri). Di minoranza Bruni (lista civica), Capriotti e Gaspari. Più i consiglieri Baiocchi (gruppo misto) e Rosini (Lega Nord). Inoltre, il dirigente del settore lavori pubblici, ing. Germano Polidori, e il presidente dell'organismo di partecipazione Nicola Piattoni.

Capriotti ha riformulato la sua precedente proposta di coinvolgere di più le associazioni ambientaliste. L'assessore Latini, in risposta, ha ricordato le modalità di gestione della riserva e il coinvolgimento già previsto degli ambientalisti (Legambiente e Lipu).

16/04/2004





        
  



3+5=

Altri articoli di...

ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji