Bravo con i piedi, bravo con i guantoni infilati. Sa dribblare l'avversario, sa neutralizzare i calci di rigori e... segnare i calci di rigore. Si tratta naturalmente del portiere bianconero Sebastian Cejas, argentino di Gualegna, soprannominato "terremoto", per il suo modo di stare in campo.

E' arrivato all'Ascoli dalla Roma, ma molto probabilmente a fine campionato lascerà la casacca bianconera per approdare in un grosso club oppure per tornare in Argentina.
"Ho molta nostalgia della mia terra - ha detto il portiere - anche se qui ad Ascoli mi hanno accolto molto bene, mi sento a mio agio, cosi come la mia famiglia. Ma adesso a 28 anni mi sento di fare una scelta importante".

Nel frattempo Cejas si concentra sul campionato che sabato sera offre Ascoli - Livorno.
"Prevedo una gara difficile, come tutte le altre - ha detto - adesso ci troveremo a disputare tutte finali".

Cejas, rispetto al Catania il Livorno è più squadra, ma con meno individualità...
"Anche loro hanno giocatori importanti, ma non li temiamo, anche perchè fuori casa non sono poi imbattibili; sono fiducioso per quanto riguarda il risultato di sabato e per la salvezza dell'Ascoli. Sì, sono convinto che ci salveremo".