Sono state eseguite ieri, dal personale dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza di Roma, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, 153 perquisizioni locali nei confronti di driver, fantini, allenatori e proprietari di cavalli denunciati per frode in competizioni sportive.

 

L’attività d’indagine, nella quale sono stati posti sotto osservazione numerosi concorsi ippici si è sviluppata prevalentemente attraverso l’acquisizione delle relazioni del “servizio scommesse dell’Unire” e attraverso la verifica dei filmati relativi alle gare.

 

Fondamentale, nell’operazione, il contributo di un collaboratore di giustizia, che in stratto collegamento con la criminalità organizzata campana e con quella pugliese, curava, di fatto, i rapporti con i fantini e condizionava l’esito delle corse.

 

In particolare i soggetti indagati sono stati in grado di condizionare le competizioni ippiche attraverso la corresponsione di somme di denaro accompagnate da minacce fatte ai fantini, ai driver, agli allenatori ed ai proprietari preordinando l’ordine di arrivo dei cavalli attraverso il ritiro dei più forti e sfiancando gli animali prima prima della partenza.

 

Sarebbero 41 gli eventi ippici “modificati”, secondo le indagini dei militari, compromettendo tra l’altro la regolarità di 3 concorsi Totip e 13 Tris nazionali.

 

Nell’ambito dell’indagine sono emersi collegamenti con esponenti della criminalità organizzata campana e pugliese ed un consistente traffico di stupefacenti che ha consentito il sequestro di oltre 500 grammi di cocaina e di trarre in arresto due pregiudicati napoletani, uno a Taranto e uno a Roma.