Pasqualino Piunti, capogruppo consiliare di Alleanza Nazionale, ritorna sulla polemica innescatasi al seguito della mancata convocazione dei capigruppo per discutere dei punti all'ordine del giorno da inserire nel prossimo Consiglio Comunale del 20 aprile fissato per le ore 17,30.

I fatti: con protocollo nr. 17760 nella giornata di giovedì 12 aprile è stata spedita ai gruppi consiliari, convalidata dal messo comunale il 13 aprile, la convocazione del Consiglio Comunale e l'elenco dei sette punti all'ordine del giorno. Nella giornata di venerdì la stessa perveniva ai destinatari con aggiuntao, sotto lo stesso numero di protocollo, l'invito per la riunione della commissione permanente dei capigruppo indetta per mercoledì 18 aprile alle ore 19 onde discutere gli ordini del giorno da inserire nel consesso comunale.

In altri termini: vengono notificati la data del prossimo consiglio comunale, gli ordini del giorno e, contemporaneamente, la convocazione per discutere quali argomenti, già resi noti nella notifica, sono da inserire nel Consiglio Comunale. Secondo la minoranza logica e buona prassi vogliono che prima si convochi la commissione e successivamente, in base a quanto deciso in quella sede, si proceda a stilare l'elenco dei punti agli ordini del giorno. O perlomeno si faccia specificatamente presente che l'elenco degli argomenti già iscritti insidacabilmente in elenco è solo una "bozza".

"Mentre in questo caso- fa notare Paolo Forlì (Nuovo Psi)- non ci si convoca per stabilire ma per redigere un elenco di ordini del giorno già protocollati in precedenza". Sempre nella mattinata di venerdì sono state stilate dall'opposizione tre interrogazioni ed una mozione con richiesta formale, inviata al Presidente del Consiglio, al Sindaco ed al Segretario Generale di vedere inseriti i loro interventi nell'elenco degli ordini del giorno della prossima adunata dell'organo di rappresentanza consiliare con preghiera di dare conferma dell'avvenuto accoglimento.

"Siccome a tutt'oggi (lunedì 16 aprile) non è giunta nessuna convalida - sottolinea Piunti- noi dell'opposizione ne deduciamo che la richiesta non ha ricevuto accoglimento, almeno non per questo consiglio". Un preciso comma dello statuto comunale stabilisce inoltre che il presidente del consiglio, prima di rendere noto i punti agli ordini del giorno, deve aspettare fino a cinque giorni lavorativi prima della data stabilita onde dare possibilità ai consiglieri di inserire eventuali mozioni ed interrogazioni. Visto che mancano quattro giorni alla riunione fissata per il 20 l'opposizione reputa che la presidenza del consiglio è incorsa nell'infrazione. Pertanto il capogruppo di An, Pasqualino Piunti, ha inteso prendere appuntamento con il prefetto dott. Cifelli per far presente l'anomalia.