Signori della foresta nell'immaginario collettivo, ridotti in schiavitù dalla brama di denaro di uno stato che, preso da un lassismo economico e sociale, sfrutta come unica risorsa la foresta, distrutta sistematicamente dalle grandi multinazionali del legname. I Pigmei del Camerun sono condannati all'estinzione e il grido di allarme di Raffaella Melandri vuole portare alle coscienze ignare i diritti violati di questo antichissimo popolo.

Sottomessi dai Bantù - rinomati come schiavi per la loro prestanza fisica al tempo della deportazione per le Americhe - attraverso una prevaricazione sistematica, che va dall'obbligo al lavoro sottopagato al sequestro delle donne del villaggio, i Pigmei approfittano dell'obiettivo della Melandri per manifestare una grave degenerazione del loro stile di vita, che dopo la cacciata dalle foreste li vede costretti a vivere nelle periferie delle città Bantù.

Raffaella Melandri ha raccolto durante il suo viaggio foto e immagini che compongono un video di denuncia, a cui ha dato il significativo titolo di "L'altezza degli uomini", e oggi si batte per portarlo alla luce nei contesti internazionali che posso fare qualcosa, primo fra tutti il Comitato sulla eliminazione delle discriminazioni razziali delle Nazioni Unite.

Una lotta che trova terreno fertile nei villaggi dei Pigmei, negli accampamenti degli aborigeni e nelle riserve degli indiani, destinati a perdere l'identità collettiva e la loro cultura, preziosa per un pianeta che non rispetta le differenze e non accetta la ricchezza del diverso, ma lo stigmatizza e lo stringe ai margini della società.