Le Fiamme Gialle di Fermo hanno sequestrato a Monte Urano circa 2.500 litri di gasolio agricolo, impiegato come carburante per auto. Un imprenditore calzaturiero locale riusciva così a realizzare elevati risparmi sul costo dei carburanti, rifornendo sia i mezzi impiegati nella ditta che quelli della propria autovettura. I finanzieri già da tempo tenevano sotto controllo l’ignaro imprenditore, in quanto avevano notato strani movimenti nei pressi dell’abitazione dello stesso, posta nelle immediate adiacenze dell’azienda dal medesimo amministrata.

 

Sotterrata nel cortile di casa, infatti, c’era una cisterna di quelle impiegate per contenere il combustibile per il riscaldamento; collegata alla stessa vi era una pompa elettrica che, all’occorrenza, permetteva di rifornire gli autoveicoli. All’interno della cisterna, però, invece del gasolio da riscaldamento vi era quello agricolo che, come noto, in virtù delle agevolazioni fiscali previste per l’agricoltura, ha un costo di poco superiore alla metà di quello destinato all’autotrazione.

 

L’operazione ha avuto corso allorché una pattuglia della Tenenza ha colto in flagrante due dipendenti della ditta mentre provvedevano ad effettuare il rifornimento su di un’auto aziendale. Questi, accortisi della presenza dei militari, hanno provato invano a nascondere le attrezzature utilizzate per il travaso del gasolio. Sul luogo è intervenuta quindi un’ulteriore pattuglia per coadiuvare nelle operazioni di sequestro, che hanno interessato anche altri autoveicoli della prefata ditta.

 

Oltre ai circa 2.500 litri di gasolio, venivano quindi sequestrate anche tre autovetture - di cui una di grossa cilindrata -, la cisterna che conteneva il gasolio agevolato e la pompa elettrica utilizzata per il rifornimento.

 

Tutte e cinque le persone coinvolte negli illeciti sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Fermo (AP) per violazione agli articoli 110 del Codice Penale e 40 del Decreto Legislativo n. 504/95; rischiano quindi la  reclusione da uno cinque anni, una multa non inferiore a 7.500 euro e la confisca degli automezzi già sottoposti a sequestro.