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Il Pro Piacenza ferma L'Ascoli al del Duca e il Teramo vola a +5

Ascoli Piceno | L'Ascoli non va oltre il pareggio con il Pro Piacenza nella 33esima giornata del girone B di Lega Pro. L'1-1 finale protano la rima di Matteassi per il vantaggio del pro Piaceza e ddal parggio di Berrettoni per l'Ascoli.

di Pietro Mazzocchi

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L'Ascoli non va oltre il pareggio contro il Pro Piacenza nella 33esima giornata del girone B di Lega Pro. L'1-1 finale consente al Teramo di aumentare il vantaggio a 5 punti sulla compagine bianconera. L'Ascoli appare spenta e atleticamente, sotto tono. Mister Petrone ritrova Grassi, deve fare a meno degli squalificati Avogadri, Cinaglia, Pelagatti e Tripoli. In attacco Altiner è supportato da Mustacchio, Berrettoni e Chiricò. Mister Franzini, si affida in attacco a Alessandro e Speziale.

La gara.

L'avvio della gara le formazioni sono contratte e la prima nota di rilievo è l'ammonizione di Grassi al 5′ per fallo sulla linea di centrocampo.  L'Ascoli è spento e il Pro Piacenza è in palla e al 11' trova il gol del vantaggio con Matteassi. bravo a finalizzare al massimo un contropiede di Alessandro. La reazione dell'Ascoli giunge al 18' ma il colpo di testa di Altinier sfila al lato dalla porta di Alfonso. L'Ascoli fatica a creare vere palle gol e la gara scorre senza grandi emozioni. Al 31' l'Ascoli si rende pericoloso con Altinier servito da Mustacchio ma viene anticipato dal portiere. Il Pro Piacenza non s'intimorisce al 33' si rende pericoloso con una conclusione dal limite di Alessandro ma Lanni si allunga e mette in corner. L'Ascoli è in affanno e il Pro Piacenza prova ad approfittarne e al 34′ si rende pericoloso ancora con Alessandro ma la conclusione e deviata in angolo da Nardini. La compagine bianconera si vede al 44' ma Berrettoni in area non riesce ad intercettare  per poco un cross di Chiricò. La prima frazione si chiude con il Pro Piacenza in vantaggio per 1-0.

La seconda frazione si apre con gli stessi 22 che hanno chiuso la prima frazione. L'Avvio dell'Ascoli è brillante e dopo 34 secondi trova il gol del par3eggio con Berrettoni  ben servito dal cross di Nardini. L'Ascoli ci crede e al 48' è Chiricò dalla distanza  a rendersi pericoloso ma la palla si spegne sul fondo. Un minuto dopo è Altinier a rendersi pericoloso. La reazione del Pro Piacenza giunge al  51′ con una conclusione dalla tre quarti  di Matteassi ma Lanni è attento e respinge. Al 63 l'Ascoli si divora il gol da un cross dalla destra di Nardini e rimesso in area con una spaccata da Berrettoni, Altiner non è convinto e la conclusione è debole. Al 65 è l'Ascoli con Chiricò a rendersi pericoloso ma la conclusione vola alto sopra alla traversa. Al 75 l'Ascoli barcolla pericolosamente ma si salva con Grassi  bravo a salvare di testa sulla linea un gol fatto sulla conclusione di Castellani. L'Ascoli ci prova al 90′ da una mischia  in area di rigore il tiro di Altinier è parato. Al  93’ rischia di subire gol  ma la punizione di Alessandro colpisce la parte interna della traversa. La gara si chiude con il pareggio per 1-1 una gara che doveva essere di riscatto ma non è stato così.

Tabellino:

ASCOLI (4-2-3-1): Lanni; Nardini, Mengoni, Mori (85′ Barison), Dell’Orco; Addae, Grassi; Mustacchio (77’ Orsolini), Berrettoni (67’ Pirrone), Chiricò; Altinier. All: Petrone

PRO PIACENZA (5-3-2): Alfonso; Petrini, Sall, Silva, Sane, Castellana; Matteassi, Bacher, Schiavini; Speziale (77’ Giovio), Alessandro. All: Franzini

RETI: 11’ Matteassi (P), 46’ Berrettoni (A)

AMMONITI: Grassi, Mori, Mengoni, Pirrone (A); Bacher, Sall (P)

ESPULSI: nessuno

ARBITRO: Riccardo Panarese della sezione di Lecce

Commenti:

Lovato: Addio ai sogni di gloria, la classifica ancora ci da speranze. Ma è evidente che ancora una volta abbiamo fornito una prestazione negativa, la stagione è fatta dal suo insieme non dobbiamo buttar via quello che è stato fatto di buono, la classifica ci consente di avere delle ambizione ma dobbiamo cambiare marcia in fretta. Abbiamo incontrato tutte squadre alla nostra portata e tutti hanno dato la dimostrazione di avere qualcosa in più di noi sulla corsa, l’impegno c’è stato ma ho visto anche una squadra confusa, spesso eravamo in difficoltà sia in avanti che a centrocampo. Dal punto di vista atletico dobbiamo recuperare brillantezza, ci sono dei giocatori palesemente stanchi. Ognuno ha il proprio ruolo e proprio compito. Non posso nascondere che qualcosa non va. Allenatore e staff non sono in discussione. Lo spogliatoio non è spaccato. Ma abbiamo perso via via gioco è giocatori per infortuni. Si è fatta dura. La curva è stata encomiabile non vogliamo andare contro i tifosi ma non ci piacciono atti violenti. Abbiamo rispetto nei loro se Bellini è venuto qui è per l’ambiente però al tempo stesso non accetta comportamenti violenti che non sono di tutta la tifoseria ma di alcuni, vanno solo ringraziati i tifosi che anche  oggi ci hanno sostenuto. Non riteniamo utile il  ritiro. Abbiamo bisogno di alleggerire la testa. Dobbiamo Sfruttare la pausa per recuperare qualche giocatore. Lo staff e l’allenatore non sono in discussione valuteremo alla fine della stagione.

Berrettoni .  Il gol era importante trovarlo non siamo riusciti a concretizzare le occasioni. Quando attraversi un momento in cui non arrivano i risultati è difficile corriamo ma corriamo male, qualcuno che vuole essere più generoso va fuori posizione alcuni giocatori non hanno il ritmo partita e abbiamo concesso più di un’occasione all’avversario. Il mister la sta vivendo da professionista, possono capitare momenti difficili ma con l'unione si supera. Non ci nascondiamo ma abbiamo detto che attraversiamo un momento difficile. Il mister è una persona di carattere le critiche ci stanno, però stiamo parlando di una squadra nuova che è tutto l’anno che si gioca un campionato. L’impegno noi ce lo mettiamo sempre.”

 

Petrone. Non si può conoscere un gol del genere . Abbiamo concesso troppo spazio. Non c’è stata cattiveria nel possesso palla. Chirico Mustacchio non hanno ritmo gara.  Non riusciamo a trovare quella zampata che ci farebbe vivere uno stato d’animo migliore. Sto facendo il massimo. Giudicare il lavoro nel momento di difficoltà non è giusto.  Mi prendo le mie responsabilità, ma vi dico che il lavoro che stiamo facendo è meticoloso, ma paghiamo tutto a carissimo prezzo. Non sono disfattista, sto facendo di tutto, ma  la squadra è uscita stremata dalla gara.” Il nostro stato attuale è questo. Faccio i complimenti al Teramo, ma pensiamo solo a lavorare per noi stessi. Fino a quando la matematica non ci condanna, continuiamo a crederci. 

 

 

 

02/04/2015





        
  



5+5=

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