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Eurispes e Consorzio: "monitorare il turismo"

San Benedetto del Tronto | Di Monte e Calvaresi tornano a parlare dei dati relativi all'affluenza 2004. La proposta dell'istituto statistico

di Emidio Lattanzi

Camillo Di Monte

Si è fatta chiarezza tra Camillo Di Monte e Marco Calvaresi, dopo il botta e risposta dei giorni scorsi relativi ai dati di affluenza turistica nel piceno. I due hanno difatti tenuto, in mattinata, una conferenza stampa presso la nuova sede dell’Eurispes di via Giovanelli.
 
Punto cardine della questione i numeri divulgati dall’istituto sull’affluenza di turisti stranieri nella provincia di Ascoli Piceno, dati che mostravano un vistoso segno “meno” se estrapolati dalla statistica generale.
 
Il dato complessivo delle presenze è difatti positivo, +0,6 % negli arrivi, e +2,1% nelle presenze, mentre all’interno di questi dati c’è una negativa flessione dell’arrivo di tursti stranieri
(-6,9% di arrivi e -13,3% nelle presenze).
 
“L’Eusirpes vuole essere un valore aggiunto del sistema turistico – ha sottolineato Di Monte – e non vuol fare la parte di un uccello del malaugurio. Abbiamo esposto i dati raccolti, sottolineando il bilancio complessivamente positivo, ma ponendo l’attenzione anche sul calo del turismo straniero”.
 
“Sono dati che fotografano benissimo la situazione – ha affermato Calvaresi – ma c’è da sottolineare che il turismo straniero occupa soltanto il 10% dell’affluenza turistica totale. Ad ogni modo non è tanto la quantità di persone che interessa, quanto l’indotto economico che questa presenza porta”.
 
E proprio in controtendenza con il numero di presenze straniere sono i soldi spesi. Difatti, nella provincia ascolana il turismo proveniente dall’estero ha portato 45 milioni di euro nel 2004, contro i 39 milioni dell’anno precedente. Ma le due parti sono concordi nell’asserire che si può fare di più.
 
Giunge così una proposta dall’istituto: quella di tracciare, dopo un attento monitoraggio, una mappa delle esigenze turistiche, legando la parte analitica dell’Eurispes, al lavoro degli operatori. Si tratterebbe in pratica di un osservatorio che l’istituto di ricerca metterebbe a disposizione del turismo locale.
 
“E’ un progetto interessante, che va programmato per il meglio ed abbracciato – ha commentato Calvaresi – dovrà passare al vaglio delle varie amministrazioni (il consorzio opera in sette comuni ndr) e ha tutte le carte in regola per contribuire a migliorare la situazione delle attività di ricezione turistica”.
 
Restano comunque confortanti i dati della provincia ascolana se rapportati alle altre realtà marchigiane, se si esclude il nucleo anconetano, le altre due province registrano flessioni negative piccole o grandi, come illustrato nel prospetto sottostante.
 
Prov.
Arrivi
Presenze
Pesaro
-1%
-5,3%
Ancona
+0,8%
+4,6%
Macerata
+2,9%
-1,7%
Ascoli
+0,6%
+2,1%

Insieme alla provincia di Ancona, difatti, il turismo ascolano è l'unico a far registrare una flessione positiva dell'affluenza totale, sia per quanto riguarda gli arrivi, sia per quanto riguarda le presenze (soggiorni in alberghi, camping etc.).

02/04/2005





        
  



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