Corso universitario Civitanova, stamattina linaugurazione del quarto anno accademico
| CIVITANOVA MARCHE - Laula magna della sede universitaria di Civitanova, ha ospitato questa mattina la cerimonia di inaugurazione del quarto anno accademico del corso di Discipline della Mediazione linguistica.
Laula magna della sede universitaria di Civitanova, presso listituto Stella Maris, ha ospitato questa mattina la cerimonia di inaugurazione del quarto anno accademico del corso di Discipline della Mediazione linguistica.
Per loccasione erano presenti diverse autorità, sia civili che militari, oltre a rappresentanti dellAmministrazione comunale, dellUniversità di Macerata (cui la sede locale fa capo) e del mondo economico.
Come noto, infatti, lattivazione del corso universitario a Civitanova (risalente al 2001) si deve alla sinergia tra il Comune, lateneo maceratese e il mondo imprenditoriale, i cui rappresentanti sono riuniti nellassociazione che opera a supporto della stessa sede universitaria.
Il corso di studi attivato in città, ha detto in apertura dei lavori lassessore comunale ai Servizi educativi, Nicola Canistro, ha registrato in questi anni una crescita costante, per cui il Comune non può che continuare a sostenere e coordinare questa iniziativa. Lo stesso Canistro ha sottolineato come la tipologia del corso risponda allesigenza di formare i giovani dotandoli di competenze che spalanchino loro le porte del mondo del lavoro.
Il carattere fortemente professionalizzante del corso di Mediazione linguistica è stato sottolineato anche dal prof. Gianfranco Paci, vice preside della Facoltà di Lettere delluniversità di Macerata, il quale ha espresso la soddisfazione dellateneo per landamento del corso di studi.
Il prof. Marcello Verdenelli, presidente del Comitato tecnico organizzativo del corso, ha fornito quindi alcuni dati: le nuove immatricolazioni sono state 167, mentre il numero complessivo degli iscritti è di poco inferiore alle 700 unità. Una parte significativa della didattica è destinata agli stage: ne sono stati attivati complessivamente 40, di cui sei sono tuttora in corso, effettuati in aziende del territorio ma anche allestero, compresi paesi come la Cina e gli Stati Uniti.
Alcuni studenti sono stati inoltre impegnati nei progetti Erasmus (erano 15 nel 2004) e Leonardo (per il 2005 sono sei gli universitari interessati) e in un corso di lingua commerciale realizzato a Mosca (70). Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente della Camera di commercio di Macerata, Giuliano Bianchi, il quale ha sottolineato come i giovani laureati rappresentino una ricchezza e un valore aggiunto sui quali le aziende debbono sempre più puntare in questa fase caratterizzata dalla globalizzazione dei mercati.
Anche Daniele Maria Angelini, vice presidente dellAssociazione studi universitari e membro di Confindustria, ha posto laccento sul ruolo di rilievo rivestito dalla formazione e dalluniversità, che rappresentano, ha detto, una risorsa strategica per lo sviluppo ma anche per il miglioramento della qualità della vita.
I lavori si sono chiusi con un intervento di Carlo Cambi, scrittore, giornalista e docente presso il corso di laurea in Scienze turistiche dellUniversità di Macerata. Cambi ha proposto una riflessione sulla Lingua come viaggio dal villaggio globale al territorio locale, sottolineando come non si debba aspirare soltanto ad una lingua universale ma come invece occorra salvaguardare le singole identità linguistiche. Esse, ha detto, vanno studiate non solo come strumento di conversazione, ma come risultato di un insieme di usi, culture e tradizioni. Un bagaglio che occorre conoscere per evitare che la lingua si riduca ad uno scambio di convenzioni.
Per loccasione erano presenti diverse autorità, sia civili che militari, oltre a rappresentanti dellAmministrazione comunale, dellUniversità di Macerata (cui la sede locale fa capo) e del mondo economico.
Come noto, infatti, lattivazione del corso universitario a Civitanova (risalente al 2001) si deve alla sinergia tra il Comune, lateneo maceratese e il mondo imprenditoriale, i cui rappresentanti sono riuniti nellassociazione che opera a supporto della stessa sede universitaria.
Il corso di studi attivato in città, ha detto in apertura dei lavori lassessore comunale ai Servizi educativi, Nicola Canistro, ha registrato in questi anni una crescita costante, per cui il Comune non può che continuare a sostenere e coordinare questa iniziativa. Lo stesso Canistro ha sottolineato come la tipologia del corso risponda allesigenza di formare i giovani dotandoli di competenze che spalanchino loro le porte del mondo del lavoro.
Il carattere fortemente professionalizzante del corso di Mediazione linguistica è stato sottolineato anche dal prof. Gianfranco Paci, vice preside della Facoltà di Lettere delluniversità di Macerata, il quale ha espresso la soddisfazione dellateneo per landamento del corso di studi.
Il prof. Marcello Verdenelli, presidente del Comitato tecnico organizzativo del corso, ha fornito quindi alcuni dati: le nuove immatricolazioni sono state 167, mentre il numero complessivo degli iscritti è di poco inferiore alle 700 unità. Una parte significativa della didattica è destinata agli stage: ne sono stati attivati complessivamente 40, di cui sei sono tuttora in corso, effettuati in aziende del territorio ma anche allestero, compresi paesi come la Cina e gli Stati Uniti.
Alcuni studenti sono stati inoltre impegnati nei progetti Erasmus (erano 15 nel 2004) e Leonardo (per il 2005 sono sei gli universitari interessati) e in un corso di lingua commerciale realizzato a Mosca (70). Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente della Camera di commercio di Macerata, Giuliano Bianchi, il quale ha sottolineato come i giovani laureati rappresentino una ricchezza e un valore aggiunto sui quali le aziende debbono sempre più puntare in questa fase caratterizzata dalla globalizzazione dei mercati.
Anche Daniele Maria Angelini, vice presidente dellAssociazione studi universitari e membro di Confindustria, ha posto laccento sul ruolo di rilievo rivestito dalla formazione e dalluniversità, che rappresentano, ha detto, una risorsa strategica per lo sviluppo ma anche per il miglioramento della qualità della vita.
I lavori si sono chiusi con un intervento di Carlo Cambi, scrittore, giornalista e docente presso il corso di laurea in Scienze turistiche dellUniversità di Macerata. Cambi ha proposto una riflessione sulla Lingua come viaggio dal villaggio globale al territorio locale, sottolineando come non si debba aspirare soltanto ad una lingua universale ma come invece occorra salvaguardare le singole identità linguistiche. Esse, ha detto, vanno studiate non solo come strumento di conversazione, ma come risultato di un insieme di usi, culture e tradizioni. Un bagaglio che occorre conoscere per evitare che la lingua si riduca ad uno scambio di convenzioni.
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02/04/2005
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