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Controtendenze di disimpegno generazionale

San Benedetto del Tronto | Dal Life Long Learning alla sfiducia nelle istituzioni, passando per lo SKATE PARK la ricetta dei Giovani per Calvaresi sindaco per portare le nuove generazioni al centro del dibattito politico.

di Martina Oddi

Lista Giovani per Calvaresi elezioni 2011

"Noi apriamo ai giovani: vogliamo metterli al centro e non per questo bruciarli. Si parla tanto di un rinnovamento che non c'è, che viene evitato per non infrangere il sistema. Noi vogliamo rompere i disequilibri" dice il candidato del Nuovo Polo oggi, presentando la civica Giovani per Calvaresi sindaco.

"Tanti ragazzi motivati da passione e tratti fuori dal disimpegno dovuto alla delusione di un meccanismo che li strumentalizza in quanto sembra considerarli solo in campagna elettorale" dice Erica Basili, capolista, che ha lavorato ad un programma complementare a quello della coalizione, tutto orientato sulle esigenze e i bisogni dei coetanei sambenedettesi.

Insieme a Paola Gabrielli Iannaccone, Aurora Muccichini, Eleonora Pica, Genny Angellotti, Paola Di Pietro, Ameli Serena, Davide Di Bonaventura, Roberto Di Natale, Eleonora Ferretti, Stefano Mascaretti, Eleonora Pica, Andrea Rocco, Francesco Rocco, Selene Silvestri, Enrico Virgili e Roberto Virgili.

Un team pieno di fervore e per niente intimorito di fronte alla sfida, che ribadisce: " non ci piace vincere facile e rispetto all'esclusione delle altre liste speriamo che esse vengano riammesse".

Giovani del terzo millennio, pensano a una San Benedetto che viva di solidarietà e di integrazione sociale, che si muova verso un nuovo modello culturale all'insegna del divertimento sano e crei opportunità reali di occupazione, attraverso la formazione continua erogata dagli enti. Immaginano un comune che fornisca opportunità di viaggiare e imparare, sulla scia dei grandi Atenei Universitari italiani, che veda nei ragazzi una risorsa su cui è pericoloso e controproducente non investire.

Pena l'esclusione delle nuove generazioni dalla dimensione comunitaria, costrette ad allontanarsi dall'impegno e dalla partecipazione perché nessuno è disposto a dedicare loro uno spazio, privando la città della ricchezza fondamentale per il suo sviluppo.

20/04/2011





        
  



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