In quel moto di sollevazione popolare che percorse la penisola in appoggio alle forze di liberazione per scacciare una volta per tutte dal territorio nazionale le forze fasciste e naziste la città di San Benedetto ha fatto la sua parte pagando con le vite umane di alcuni suoi cittadini il prezzo della libertà.

In ricordo di quei partigiani morti tra il 40 ed il 45 ed anche per ricordare altri vite spentesi nel duro lavoro del mare il Comune di San Benedetto ha inteso onorare al meglio la memoria dei suoi concittadini e celebrare l'affrancamentoo del nostro paese dalle due dittature.

"L'intenzione è quella di coinvolgere tutta la città in una giornata di festa nella quale sarà ricordata la data del 25 aprile come un giorno di ritrovata coesione popolare. A tale scopo abbiamo riyenuto opportuno coinvolgere tutti i quartieri della città tramite i loro presidenti che hanno risposto in modo entusiatico". Così il sindaco Giovanni Gaspari nel presentare il nutrito programma della giornata (vedi allegati) accompagnato dall'assessore alla cultura Margherita Sorge e a quello allo sport Edio Fanini.

La manifestazione si ricollega ad altre celebrazioni come quelle del 27 gennaio in ricordo dei caduti delle foibe e quella dedicata all'olocausto del 9 febbraio. Accanto a queste l'amministrazione intende riscoprire e dare degno risalto ad altre ricorrenze come la data della liberazione di San Benedetto anche se sulla data c'è attualmente una certa disparità di giudizi tra il 27 ottobre o il 23 novembre. Qui lo storico Gabriele Cavezzi potrebbe dare un decisivo contributo nello stabilire la data esatta.

S i è cercato di coinvolgere anche i famigliari dei partigiani sanbenedettesi con il divuto rispetto e sensibilità perchè in certi casi, come l'uccisione Ulpiani, il ricordo vissuto da parte del figlio che vide uccidere il proprio padre davanti ai suoi stessi occhi potrebbe essere ancora oggi difficile da sopportare.