Boselli e De Michelis sognano di ricompattare tutte le frange di quello che una volta era chiamato Partito Socialista Italiano schierandosi alla sinistra del nascente Partito Democratico? Bontà sua, non necessariamente nostra. Così fa sapere Paolo Forlì, capogruppo consiliare del Nuov Psi.

La maggior parte dei militanti ed iscritti nelle liste locali si sentono più centristi anche perchè sarebbero benissimo potuto già rimanre nello Sdi. A livello locale, in questo caso consigliare, il Nuovo Psi intende rimanere saldamente e in modo molto battagliero all'opposizione avvallati dalle direzioni provinciali e regionali.

Queste prese di posizioni saranno riconfermate all'ex ministro del governo Berlusconi Stefano Caldoro, coordinatore nazionale del partito, nell'incontro di sabato 21 aprile che si svolgerà all'Auditorium alle ore 18. "L'auspicio è che i tanti laici che credano sia importante una loro presenza nell'area centrista possano prendere posto in questo progetto. Partiranno i simboli ma non le idee che ci contraddistinguono". La pensa così il capogruppo consigliare in sintonia con Caldoro.

Strategie e future allenaze da specificarsi nel prossimo congresso nazionale del 23 e 24 giugno. A detta di Forlì l'intera regione ha comunque già espresso chiaramente la linea di restare fedele ai principi dell'area di centrodestra anche se questo comporterà delle perdite dolorose come la fuoriuscita di personaggi storici del socialismo italiano (De Michelis) e dello stesso simbolo.