Sulla Sentina un comunicato del Prof. Felicetti
San Benedetto del Tronto | "Sia nel consiglio comunale aperto che in commissione ho manifestato le mie perplessità sul protocollo d'intesa Comune-Provincia per l'istituzione della "Riserva Naturale Generale della Sentina"".
di Prof.Antonio Felicetti
Sia nel consiglio comunale aperto che in commissione ho manifestato le mie perplessità sul protocollo d'intesa Comune-Provincia per l'istituzione della "Riserva Naturale Generale della Sentina".
Ritengo che il Documento di indirizzo predisposto per il prossimo Consiglio Comunale sia un altro tentativo a vuoto ,dopo quello del 1987,per valorizzare questa grande area di circa 180 ettari. Il documento manca del requisito essenziale per realizzare il progetto:dove troverà il Comune le risorse finanziarie (un centinaio di miliardi di vecchie lire) per espropriare un milione e ottocentomila metri quadrati di terra?
La proposta del Pri.
Occorre un percorso che coniughi salvaguardia dell'ambiente,sviluppo sostenibile e coinvolgimento dei proprietari, che sono 49 privati per 1/3 dell'area e per i restanti due terzi il Comune di Ascoli.
La formula intorno alla quale bisogna lavorare per realizzare questo obiettivo passa attraverso il ripristino, per la zona cosiddetta di Promozione Economica-Sociale,della destinazione per " attrezzature a terra turistiche,sportive,ricettive a carattere sociale e camping
" .Questa norma che è stata approvata da tutti i gruppi consiliari nell'adozione del PRG negli anni 80, fu poi stralciata dalla Regione nel decreto di approvazione del Piano.
La nuova zonizzazione, proposta dal Protocollo d'intesa, consente al Comune di ridiscutere con la Regione i vincoli del Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR), per lo meno per quella fascia classificata come Zona di Promozione Economica.
Il Documento marca una zona a tutela integrale (circa 17 ha),una zona di protezione alla tutela integrale, per la quale è possibile soltanto il recupero dei casali esistenti ,di circa 70 ettari. Questa riorganizzazione particolareggiata dell'area,sostenuta da un'analisi ambientale, rafforza evidentemente la qualità dell'ambito territoriale .Nella zona di risulta, destinata alla Promozione Economica e Sociale di circa 90 ettari,non sono riconoscibili elementi di salvaguardia .Infatti questa fascia retrostante della Sentina presenta sia all'interno che al contorno strutture pubbliche e private di forte impatto ambientale: depuratore,Ascoli-Mare,Ferrovia,capannoni industriali sul lato ovest,edificato di Porto d'Ascoli sul lato nord,distributori di carburante,
Su questa fascia bisognerebbe ricercare le compensazioni perequative con i privati per acquisire le altre aree a costo zero.
Ma il problema più che urbanistico è politico:per valorizzare questa grande risorsa strategica per il nostro comprensorio,occorre supportare il progetto con referenti politici forti che non escludano il Comune di Ascoli.
Occorre partire dalla consapevolezza che non si compete più per campanili,ma per grandi sistemi ed il sistema piceno sta segnando un pericoloso declino economico ,mentre noi ci stiamo trastullando sulle risse elettorali di un quartiere!
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21/04/2004
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