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Un ultrà sotto le luci della ribalta.

San Benedetto del Tronto | Pino Campagna, alias Papi Ultrà di Zelig Circus, è salito ieri sera sul palco del ristorante, pub, pizzeria 100° PIANO. Il tifo è stato da stadio.

di Eleonora Camaioni

Si è subito sentito a suo agio Pino Campagna accolto con un tifo da stadio, ieri sera, sul palcoscenico del locale 100° piano di Porto d’Ascoli. Un’immensa folla di persone ha assistito alla sua performance, in piedi, seduta, urlando, fischiando, cantando cori. D'altronde come accogliere il Papi Ultrà di Zelig se non “slogheggiando”? Mezz’ora di spettacolo senza pause, né interruzioni, solo tante allegre risate grazie ad un artista che, con semplicità, è riuscito a passare da un personaggio all’altro con una facilità disarmante.

Tanti monologhi e tormentoni che hanno spaziato dai comportamenti delle nuove generazioni (“I bambini di oggi si sono fumati i cavi della play station”), alle nuove modalità di comunicare (“Mia figlia Raffaella quando parla con me non la capisco più. Mi parla con gli abbreviativi”), dalle strane tendenze della moda (“I giovani comprano i jeans con la vita così bassa che il cavallo bruca l’erba”), al rapporto genitori-figli (“Papi 6 flingston! Segui il labiale, esci dal coma, connetti il cervello”).

Con forza, energia e una sciarpetta da tifoso al collo il comico foggiano ha trasmetto alla platea una grande carica . Ha conquistato il pubblico con gli slogan calcistici proposti a Zelig e nel suo spettacolo itinerante “Casa mia sembra San Siro”. Questi tormentoni ormai sono diventati il linguaggio dei ragazzi e molto spesso mettono in difficoltà i genitori, amplificando il già difficile scontro generazionale. Ma Pino Campagna ha trovato la soluzione... “Mio figlio Marco slogheggia, slogheggio anch’io!”.

Lo spettacolo di ieri sera è stato un vero concentrato di situazioni e personaggi folkloristici dell’italica nazione ma con un fine benefico. Infatti al termine dell’esibizione Campagna ha messo in vendita le sciarpette del Papi Ultrà con su scritto “Ci 6? Ce la fai? 6 Connesso?” . Il ricavato andrà devoluto in beneficenza ad un’associazione impegnata nel combattere la leucemia.

Insomma scelta azzeccata quella fatta da Marco Bruni, Giorgio Saccutelli e Davis Barassi, i giovani proprietari del 100° Piano, il nuovissimo locale al centro di Porto d’Ascoli, nel chiamare un artista che, alla soglia dei 50 anni, ha raggiunto il successo ed è entrato nell’Olimpo dei grandi del cabaret italiano a suon di slogan.   

21/04/2005





        
  



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