Leggo sui vari giornali locali della perdita, da parte della città di San Benedetto del Tronto, delle prefinali di Miss Italia. E leggo che i politici (che, ricordiamolo, sono, o dovrebbero essere, rappresentazione ed espressione del popolo) si palleggiano la responsabilità di questa presunta grave sconfitta per la città.

Leggendo tutto ciò, non posso non pormi delle domande. Prima fra tutte: questi politici che discutono tale questione, sono veramente rappresentativi del popolo sambenedettese? Io, da inguaribile ottimista, credo di no. Ma se la risposta fosse sì, allora davvero saremmo alla frutta, come si suol dire e per usare un eufemismo.

Miss Italia, al pari di veline e manifestazioni simili, è uno spettacolo indegno. Pornografico, nel senso più profondo e abietto del termine. Diseducativo. Per vecchi bavosi. Costa al Comune centinaia di migliaia di euro, sottratti alla cultura. Miss Italia è il simbolo stesso della nostra società più deteriore, che non è più capace di cogliere la bellezza da una parte e la carne dall’altra, e si soddisfa con spettacoli patinati ipocriti e masturbatori.
Spero proprio che il popolo sambenedettese non sia tutto rappresentato da questi politici che piangono la perdita di Miss Italia.