Controlli a monte per tutelare la categoria dei commercianti, maggiori garanzie per chi acquista al mercato Ittico e norme che siano uguali per tutti! Questo quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa indetta dal Comitato Spontaneo dei Commercianti Ittici di San Benedetto del Tronto, esasperato dall’annoso problema della pezzatura del pesce che ha ripercussioni gravi, sia penalmente che economicamente sulla categoria, per la mancanza di controlli a monte.
Una classe quella dei commercianti vitale per l’economia e che paga per responsabilità riconducibili ad altri.

Ecco perché i commercianti ittici hanno voluto dire basta, far sentire la propria voce costituendo il
6 dicembre scorso un Comitato che raccoglie i maggiori rappresentati del commercio all'ingrosso del pesce locale, che si prefigge di sensibilizzare il comparto della pesca - dall'armatore all'industria di lavorazione e trasformazione, dal commerciante all'ingrosso al dettagliante ed al ristoratore, dalla pubblica amministrazione agli enti preposti al controllo - sull'importanza del rispetto delle norme in materia di pesca e di commercializzazione del pescato al fine della salvaguardia dell'ambiente marino, dei posti di lavoro di tutto il comparto oltre che per la valorizzazione di tutta la filiera ittica locale.

Negli incontri con le istituzioni che ne sono seguiti, il comitato ha chiesto a gran voce di stabilire una procedura e dei controlli per garantire la conformità delle pezzature del prodotto ittico fresco astato presso il mercato (in eventuale accordo con la Capitaneria di porto) e una procedura e dei controlli affinché il prodotto ittico fresco una volta introdotto all'interno dell'area del mercato non possa essere venduto in transazione diretta ma debba essere necessariamente venduto all'asta ufficiale.

Dunque è stata ribadita la volontà di acquistare all'asta solo prodotto ittico conforme quindi la posizione di non acquistare il prodotto sottomisura che transita sui nastri del mercato e chiesto alla direzione di prendere dei provvedimenti affinché l'attività dell'asta, che è un sevizio alla commercializzazione e non una commercializzazione diretta, garantisca comunque la commercializzazione lecita di un prodotto ittico conforme e non la commercializzazione illecita di un prodotto ittico non conforme.

Gli incontri che ci sono stati hanno evidenziato però una totale assenza di attenzione da parte degli enti preposti, comune e soprattutto Capitaneria di porto, alle reali problematiche di chi vuole lavorare. Non c’è interesse a creare un tavolo di programmazione per pianificare una strategia per il controllo della pezzatura e per l’affronto delle problematiche della pesca e del mercato ittico in generale.

Intanto i commercianti continuano a pagare per tutti e minacciano azioni eclatanti se a breve non verrà affrontato il problema