Osvaldo Licini: errante, erotico, eretico” promosso dalla Provincia, con Neri Marcorè e Corinna Lo Castro, musiche originali di Giovanni Allevi e immagini di Tullio Pericoli, che sarà portato sulla scena martedì 25 aprile al teatro Dell’Aquila di Fermo e domenica 30 aprile al teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

L’opera è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa ad Offida dove, nello storico teatro del Serpente Aureo, dov’erano in svolgimento le prove generali, erano presenti i protagonisti della rappresentazione: gli attori Neri Marcorè e Corinna Lo Castro insieme al maestro Tullio Pericoli, al regista Sandro Polci ed a tutto il cast artistico e tecnico. Assente giustificato Giovanni Allevi, impegnato nella capitale per un concerto ma rappresentato dai componenti del “Quintetto Cherubino” che eseguirà i pezzi da lui scritti appositamente per lo spettacolo.

L’assessore alla Cultura Olimpia Gobbi ha spiegato il significato e l’obiettivo di “Saggi paesaggi”, la rassegna che vede come momento centrale la rappresentazione su Licini. “Saggi paesaggi - ha evidenziato l’assessore Gobbi - propone un’idea alternativa e sperimentale come progetto culturale dell’Amministrazione Provinciale: non vogliamo infatti concentrare un uno spazio, in un luogo tutte le risorse, ma porre in evidenza le specificità del territorio (creatività diffusa, cultura partecipata, qualità della vita) attraverso la caratterizzazione del paesaggio come veicolo di una molteplicità di soggetti in grado di interagire tra loro. Di qui il ricco cartellone di “Saggi paesaggi” con mostre, concerti di musica classica, extracolta, enogastronomia, per esaltare tutta la cultura nella sua accezione più ampia e senza gerarchie”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Offida Lucio D’Angelo, che ha ringraziato ”la Provincia per l’impegno che mette insieme a noi Comuni nel valorizzare le straordinarie ricchezze del territorio. Offida è una meta costante di un flusso di turisti in continua crescita e nel DNA della sua popolazione c’è un profondo radicamento alle tradizioni più autentiche del Piceno”.

Il regista Sandro Polci ha illustrato le caratteristiche della rappresentazione, incentrata sulla eclettica personalità del pittore Osvaldo Licini, artista che “incarna lo spirito del Piceno, ritroso ma pronto al dialogo ed alla condivisione. Si tratta – ha detto Polci - di una riflessione sull’anima di uno degli interpreti più illustri del nostro territorio sostenuta dal talento di Neri Marcorè, dalle immagini poliedriche del maestro Tullio Pericoli e dalle virtuose sonorità di Giovanni Allevi”.

“Uno spettacolo che esce dalla dimensione locale e si proietta in un’opera di spessore universale dove i diversi linguaggi si intrecciano a tutto campo sulla figura di Osvaldo Licini che trae linfa dai suoi luoghi natii per aprirsi al mondo” ha sottolineato Tullio Pericoli, che ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa della Provincia.


“Sul palcoscenico mi lascerò guidare dall’istinto per impersonare al meglio la complessa figura di Licini, artista profondamente radicato sul territorio, ma capace di interagire con il mondo” ha affermato Neri Marcorè che ha aggiunto: “Se è vero che nascere in un posto non si sceglie, sono felice per essere nato qui”.

“Mi sono emozionata leggendo le partiture e con grande entusiasmo ho deciso di impegnarmi in questa nuova iniziativa artistica” ha dichiarato l’attrice Corinna Lo Castro che affiancherà Neri Marcorè sul palcoscenico riformando la coppia artistica che tanto successo ha riscosso in teatro nelle scorse stagioni interpretando la commedia “L’apparenza inganna”.

Alberto Albanesi, a nome del “Quintetto Cherubino” (composto oltre che dallo stesso Albanesi, anche da Mauro Baiocco, Lorenzo Luciani, Fausto Leli ed Enrico Tancredi), ha sottolineato le caratteristiche melodiche e ritmiche delle composizioni di Giovanni Allevi che accompagneranno la recitazione di brani e pensieri del grande pittore piceno.

Ha preso infine la parola il presidente della Provincia Massimo Rossi: “Con (E)vento di Terra si concretizza un sogno, quello di rappresentare l’amore per il Piceno, senza retorica né compiacimenti, attraverso interpreti straordinari apprezzati a livello nazionale ed internazionale. Neri Marcorè, Giovanni Allevi e Tullio Pericoli incarnano infatti le qualità più significative della gente della nostra terra: raffinatezza, semplicità e senso dell’accoglienza. Questo è un “numero zero” di un evento che si ripeterà perfezionandosi negli anni a venire - ha proseguito il presidente Rossi – vogliamo arricchire l’esperienza di “Saggi paesaggi” con altre qualificate proposte culturali avvalendoci di questi ed altri artisti, come il regista ascolano Giuseppe Piccioni. L’intento dell’Amministrazione Provinciale – ha concluso il Presidente - è quello di lavorare per fare del Piceno un modello culturale e di vita alternativo a quello consumistico ed omologante del mercato e delle mode, fondato, più che su valori economici, sulle relazioni, sulla qualità diffusa e proiettato verso un futuro sostenibile. La rassegna di “Saggi paesaggi”, attraverso questi momenti di grande espressività artistica, vuole dare, a noi stessi e a tutti i nostri ospiti, visibilità a questo modello”.