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Dal PD Piceno riparta l’alleanza del centrosinistra

Castel di Lama | Lucciarini: "Il PD è il primo partito della città capoluogo di provincia Ascoli Piceno, aumenta considerevolmente nella città di San Benedetto del Tronto ma, soprattutto, il Partito Democratico è partito di riferimento preponderante nella Vallata".

Valerio Lucciarini

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Valerio Lucciarini nel dopo elezioni politiche:

"Nel Piceno il partito nuovo di Walter Veltroni ha vinto la sfida raccogliendo un consenso ampio ed importante che ha confermato ed aumentato i dati elettorali delle ultime elezioni.

I cittadini della provincia di Ascoli Piceno hanno colto il senso della proposta nuova che vuole mettere al centro del sistema il cittadino, le sue problematiche quotidiane, le necessità non rinviabili di soluzioni.

Un risultato che si doveva centrare e che è stato raggiunto con forza e determinazione da Mauro Gionni e da tutto l'organismo dirigente di un partito che oggi potrà contare anche al parlamento italiano sulla straordinaria e riconosciuta concretezza del neo deputato Luciano Agostini. Il PD è il primo partito della città capoluogo di provincia Ascoli Piceno, aumenta considerevolmente nella città di San Benedetto del Tronto ma, soprattutto, il Partito Democratico è partito di riferimento preponderante nella Vallata del Tronto dove cresce di media di oltre il 5% dei consensi registrati alle ultime politiche dall'Ulivo con picchi tra i primi a livello nazionale come il dato fatto registrare ad Offida dove per la prima volta vi è un partito unico con una maggioranza assoluta dei consensi, il dato di gran lunga più alto della regione Marche per i comuni sopra ai 5.000 abitanti.

Stiamo parlando di un'area territoriale dove il governo di centrosinistra è consolidato da anni: in tutti i comuni della Vallata del Tronto sono insediati sindaci ed amministratori che rappresentano il buon governo del centrosinistra locale. Rispetto a questa inequivocabile considerazione ritengo che il PD di questo territorio abbia due obbiettivi sui quali deve centrare la propria azione politica.

1. Dare seguito e rendere concreta attraverso la pratica quotidiana una linea di rinnovamento nelle azioni amministrative ancora più forte rispetto al cambiamento che abbiamo messo in campo negli ultimi anni con le amministrazioni locali; una pratica semplice del fare che raccoglie consenso e trasmette fiducia ai cittadini; trovare ed avere la capacità di semplificare le scelte attraverso un approccio chiaro complice rispetto alle tematiche care ai cittadini trovando la naturale e giusta capacità nel dire "no" con la stessa forza, determinazione e chiarezza con cui si riesce a dire "si".

2. Spetta al Partito Democratico il compito di rivitalizzare il corpo elettorale di sinistra, della sinistra radicale che oggi non ha rappresentanti nel parlamento italiano. Non credo che, come in tanti in questi giorni si dilettano ad analizzare, questo popolo, soprattutto per ciò che concerne il nostro territorio scomparirà, anzi credo che è dovere del PD della Vallata del Tronto sostenerne con forza la rappresentanza istituzionale presente nelle amministrazioni comunali.

Non possiamo avere e cullare l'illusione di riuscire, all'interno del nuovo processo che abbiamo avviato con il Partito Democratico, ad interpretare istanze radicalizzate che, a mio personale avviso, devono poter corrispondere a rappresentanze coincidenti. Ciò non vuol essere un soccorso a nessuno ma è indispensabile interpretare in tale maniera il risultato uscito dalle urne, ponendoci dalla parte di chi, invece, favorisce un'impostazione di governo maturata negli anni dai partiti della Sinistra Arcobaleno di questo territorio.

Un risultato positivo e rivoluzionario del PD è stato quello di rimettere tutte assieme le anime di una sinistra radicale che, in prospettiva, sappia davvero misurarsi con la responsabilità di governo.

Ora non sostenere e non rivitalizzare questo aspetto propositivo laddove tale responsabilità esiste ed è consolidata, significherebbe non portare a compimento una rivoluzione di semplificazione avviata che rappresenterebbe un'ulteriore e maggiore capacità di crescita del nostro territorio."

23/04/2008





        
  



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