Si è inaugurata ufficialmente ieri alle ore 17.30, nella cartiera Papale, la mostra di arte contemporanea denominata 'Paraiso Trasformado Acqua'.
L'iniziativa, presentata in mattinata dall'assessore alla cultura e turismo Carlo Verducci, con l'ausilio di Josè Ignacio Lopez Susin direttore dell'area culturale della provincia di Saragoza, di Mario Savini docente nell'accademia di Macerata ed infine di Javier Almalè e Jesus Bondìa artisti dell'opera menzionata, è volta a creare un ulteriore sinergia culturale ed artistica tra Ascoli Piceno e Saragoza.

'Innanzitutto vorrei ringraziare queste persone per aver reso possibile questa iniziativa. - dichiara l'assessore Verducci - Siamo onorati, precisa, di poter ospitare nel nostro territorio una mostra d'arte contemporanea così importante. Con questa performance artistica andiamo incontro ad un'esperienza di forte innovazione ma anche di qualità. In passato, aggiunge, ho avuto modo di verificare come, in Aragona, queste tendenze professionali siano curate, seguite e diano frutti importanti. Si tratta, conclude, di un'idea di grande rilievo europeo che abbiamo la fortuna di avere nel nostro territorio dal 24 Aprile al 25 Maggio".

Anche gli ospiti non nascondono la loro soddisfazione in merito.
"Grazie per l'opportunità che ci state dando.- dichiarano gli artisti Javier Almalè e Jesus Bondìa - E' molto importante per noi mostrare i nostri saggi. Vogliamo precisare, aggiungono, che le opere sono state create espressamente per quanto concerne l'ambiente circostante alla cartiera Papale".

Dello stesso stato d'animo è anche il direttore dell'area culturale di Saragoza Josè Ignacio Lopez Susin.
"Abbiamo voluto rinnovare la sinergia culturale ed artistica con la Provincia di Ascoli Piceno che da tempo ci unisce in quest'ambito. Grazie ancora per averci dato l'opportunità di farci mostrare i nostri prodotti".

 L'iniziativa, inoltre, è stata presentata da Mario Savini, docente nell'accademia di Macerata.
"Questa mostra ci conduce in un luogo dove la realtà si confonde con il possibile, la virtualità è solo un'immagine onirica della memoria. Tale arte è un contenitore inesauribile del movimento e dell'insieme. Questo percorso ribadisce il silenzio cosmico ed impercettibile dell'arte, l'esaltazione e il mistero di una quiete apparentemente serena".

Non ci resta che ammirare questi saggi di Javier Almalè e Jesus Bondìa.