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Intervista con “25 aprile”

| Anche io ho voluto fargli gli auguri, di persona, così l'ho conosciuto…

di Adamo Campanelli

Ho bussato alla porta di "25 aprile", perché anche io volevo fargli gli auguri. Sapete? L'anno prossimo compirà 60 anni!! Chissà quello che farà gli amici per ricordarlo?

In ogni caso, era domenica, giorno strano per la verità perché ogni anno quando festeggia ci fa fare festa a tutti, non si lavora ed è un giorno in più di riposo, invece quest'anno ci ha fatto un bello scherzo compiendo gli anni proprio di domenica, quando festa lo è già.

Quando sono arrivato domenica mattina, l'ingresso non era pieno come tutti gli anni, perché chiedendo in giro mi hanno detto che molti hanno voluto fargli gli auguri il giorno prima...va bene ho pensato io...ma non porta sfortuna festeggiare il giorno prima? Ok, evidentemente c'è chi ha preferito fare così...ma infondo alla fine è lo stesso.

Appena l'ho incontrato all'ingresso, mi ha fatto subito gli onori di casa, e che onori! Medaglie, targhe, ghirlande, pergamene, attestati, foto e chi più ne ha più ne metta!

Ok agli onori, ma così mi sembra un po' troppo…!

Si, lo so, direte voi, sicuramente non erano tutti per me, e, infatti, come poi lui mi ha spiegato, quelli erano tutti i regali che in 59 anni aveva ricevuto da tutte le parti d'Italia.

La mia curiosità era al massimo, volevo chiedere se tra le sue cose e soprattutto i suoi ricordi ci fosse qualcosa legato alla nostra regione e in particolare al Piceno.

Seduto sul divano del salotto ha iniziato a raccontarmi di lui, con un po' di malinconia, perché, convinto che molti hanno perso di vista i motivi della sua nascita.

"Non sono venuto al mondo per caso!" Mi urla in preda ad un momento di angoscia…"Pensi che mio padre Partigiano e mia madre Resistenza siano contenti ora di sapere che a destra  e sinistra si litiga per un ideale comune, nobile, come quello della pace e del rispetto dell'essere umano?"

"Scusami per lo sfogo" mi fa, ed io in preda ad un momento di debolezza, per ciò che mi aveva detto, gli asciugo le lacrime e gli dico:"Tranquillo è tutto…passato, anzi….finito….anzi…(Uffa!!come parlo sbaglio!)"  "Tranquillo" -mi dice lui a me- "So, quello che vuoi dire".

Torniamo al nostro discorso e inizia a parlarmi della lotta di suo "padre" nel Piceno.

"Molte persone hanno condiviso gli ideali di mio padre, collaborando con lui, aiutandolo a farmi venire al mondo, purtroppo mi ha raccontato anche episodi di tradimento e collaborazionismo, ma si sa, questo fa parte della vita e fidarsi di tutti è impossibile".  

"278 sono gli amici di papà che sono morti solo qui nel Piceno per farmi nascere lo sai?" mi dice con gli occhi nuovamente bagnati di lacrime.

Stupidamente gli faccio una domanda, che sinceramente pensavo fosse adatta ad un veterano della pace e della libertà come lui:" Qualcuno ha proposto di convocare una nuova grande manifestazione per la pace il giorno del tuo compleanno."

"Bene" mi risponde lui, io continuo:"Ma con questa proposta si è voluto equiparare la nostra Resistenza con la rivolta fondamentalista in atto in Iraq."

"Hai detto bene, nostra Resistenza", mi dice,"Ormai lo so che è di tutti, forse di troppi, e che si permettono di fare insinuazioni che non stanno né in cielo ne in terra!".

Ho capito, ho toccato un tasto che non dovevo toccare…era meglio che stavo zitto, comunque ormai il danno era fatto.

"Tu come tanti altri che hanno letto la mia storia sui libri di scuola, sa veramente poco di quello che è successo in quegli anni, ma non ti preoccupare il tempo per capire l'essenza di tutto c'è".
Rimango un po' attonito dalle sue ultime parole, sanno un po' di misticismo e filosofia, che mi portano ad una riflessione...Ma abbiamo capito veramente chi è "25 aprile"? E' giusto dare delle interpretazioni personali, soggettive, stravolgendone così la persona?

Io sono andato a trovarlo per fargli gli auguri, volevo portargli una torta ma tutto era chiuso…ho voluto conoscerlo, di persona.

59 anni portati bene "25 aprile" lucido nei ricordi e nostalgico dei suoi genitori, che lo hanno veramente amato donando loro stessi per far trionfare nel nostro paese valori indiscutibili come quelli della libertà, democrazia,  partecipazione popolare.

"Non dimenticarti mai di me"-mi dice prima di salutarlo sull'uscio della porta-"Finché voi giovani crederete in me e in quello che è stato io vivrò!"

"Buon Compleanno 25 aprile! Sono contento di averti conosciuto!"

25/04/2004





        
  



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