La Misericordia di Ascoli sul Pianoro di Colle San Marco ha dato vita ad una postazione fissa 118 reperibile 24 ore su 24 ore con un'ambulanza di categoria A-bls ed un’auto medica per i trascorsi giorni di domenica 23 e lunedì 24 aprile. Le ambulanze, sempre di categoria A-bls, sono invece diventate due oltre all’auto medica nel giorno di martedì 25.

Presso la postazione era inoltre presente una tenda di tipo ministeriale di Protezione Civile. A darne notizia è stata la responsabile di Protezione Civile della Misericordia di Ascoli, Daniela Buonopane, che ha coordinato il gruppo volontari che ha coperto i tre giorni, composto da Ines Mazzanti, Stefano Petrelli, Silvana Natalini, Corrado Santini, Domenico Falciani, Alessandro Ottavi, Claudia Diomede, Stefania Melloni, Alessandro Cosmi, Filippo Vannicola, Paolo Armillei, Laura Maravalli, Giacinto Sturba, Luca Seghetti, Ignazio Buonopane, Maria Flavia Silvaggio e Walter Di Simone.

“Il punto – ha riferito la Bonopane - è stato meta di numerosi piccoli interventi di primo soccorso e d’informazioni sia sanitarie sia di protezione civile, riguardanti l'associazione e la destinazione del 5x1000 il cui codice Misericordia è 80006790481”.

“È inoltre da rilevare – ha proseguito la Bonopane – che il nostro Punto è stato destinazione di numerose e fortissime lamentele riguardanti la chiusura delle fontane di acqua potabile e della chiusura dei bagni pubblici, perlomeno nella giornata di domenica. Tutto questo di un affluenza assolutamente da record che il Pianoro ha fatto registrare già dalla notte tra lunedì e martedì, in cui a pochi minuti prima della mezzanotte faceva registrare il tutto esaurito, destando tra i presenti serie preoccupazioni per l’affluenza del giorno dopo”.

“In ultimo – ha rilevato il responsabile della Misericordia di Ascoli, il volontario Ignazio Bonopane – che purtroppo abbiamo dovuto registrare le lagnanze anche da numerosi utenti che effettivamente hanno riscontrato una quantomeno insufficiente presenza da parte di Vigili Urbani e Forze dell’ordine in genere”.