Un Medico di famiglia di Castel di Lama, C. G., per non aver pagato la somma di euro 117,00 , incluse le 42,00 euro tra spese esecutive e diritti di notifica, si è visto recapitare in casa una raccomandata da parte di Equitalia Spa che gli intima il pagamento della tassa di bonifica entro 20 giorni, altrimenti la sua macchina, con la targa ben in vista sulla lettera, sarà sottoposta a fermo amministrativo ed il medico non potrà più utilizzarla.

"Innanzitutto la tassa di bonifica non è dovuta - dichiara il sindacato UGL - e la Commissione Tributaria Provinciale ha sentenziato "ad abundantiam" la sua nullità; ma poi ci domandiamo come può Equitalia togliere ad un medico di famiglia ( un Medico che chiamato deve immediatamente ed urgentemente recarsi dal suo assistito per prestare cura) l'unica macchina che ha a disposizione per prestare assistenza! Così facendo Equitalia colpisce diritti basilari che toccano la salute dei cittadini; il fermo amministrativo della macchina di un Medico di famiglia è assurdo in diritto e può declinare in danno irreparabile per il paziente.
Certamente inoltreremo ricorso alla Commissione Tributaria di Ascoli Piceno per uno stop del fermo amministrativo".

Secondo il sindacato UGL è sempre più impellente la necessità di una svolta "politica" che tolga di mezzo questo "balzello", oramai sentenziato come illegittimo in diritto ed in fatto e conseguentemente annullato dalla Commissione Tributaria Provinciale: "Va da sé che ogni accanimento di Equitalia e Consorzio di Bonifica sui cittadini troverebbe una risposta determinata con effetto boomerang sugli Enti impositori. Ma saremmo davvero fuori dallo stato di diritto se Equitalia e Consorzio di Bonifica ex Tronto continuassero ad accanirsi sui cittadini, pur essendo state sentenziate la nullità delle cartelle di pagamento sul contributo di bonifica. Oggi, Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica sono chiamati a trovare la "quadra" in linea con le sentenze di nullità del balzello".