Il Genio del Gusto, come il mangiare italiano ha conquistato il mondo- Garzanti Editore
San Benedetto del Tronto | Alessandro Marzo Magno fa il pienone di pubblico presso lo chalet Club 23
di Sabrina Cava
l'autore con gli organizzatori
Scrittore, giornalista ma soprattutto uno storico l'autore, laureatosi in storia infatti ha scritto questo libro ( che non è certo il primo) e che fa parte della Collezione Storica Garzanti e non è un semplice romanzo ma piuttosto un romanzo saggio o un saggio romanzo, tanto per giocare un po' con gli aggettivi.
A dare il benvenuto al folto e attento pubblico il presidente dell'Associazione Paolo Perazzoli e il referente culturale della stessa Mimmo Minuto che subito dopo l'introduzione hanno dato la parola a Pasquale Bergamaschi, chiamato a dialogare con l'autore.
Simpatico, brillante e molto divertente Alessandro Marzo Magno, l'argomento si prestava ad avvincere il pubblico e l'autore è riuscito a tenerlo "inchiodato" per oltre un'ora e mezza.
"La cucina italiana sostiene l'autore con riferimenti storici precisi e dettagliati, ha accolto lavorazioni, manipolazioni, rielaborazioni e ingredienti da tutto il mondo, ha reinventato quasi ogni cosa e l'ha fatta propria costruendo attorno al cibo una cultura originale ma che ci regala una identità collettiva, ci individua come un'eccellenza mondiale nel campo dell'enogastronomia".
La grandezza del genio italiano è e rimane la creatività, questo è l'ingrediente segreto del nostro mangiare, la fantasia insieme all' indiscutibile gusto raffinato per i buoni sapori, come ben sottolineato da Bergamaschi.
I cuochi italiani già dal Rinascimento, periodo storico analizzato accuratamente nel libro, hanno saputo reinterpretare l'esotico, con ingredienti che arrivavano dai paesi lontani, mescolarlo col casalingo e poi diffonderlo in tutto il mondo.
Non dimentichiamo che siamo un popolo di viaggiatori e naviganti e che la cucina è sempre il frutto di molte contaminazioni e migliora viaggiando e incontrando il diverso.
Sfatati molti miti e credenze leggendo questo libro, chi mai infatti non risponderebbe pizza o pasta alla domanda "quale è il cibo italiano per eccellenza?" Ebbene, leggendo Il genio del gusto dovremo forse ricrederci per scoprire infatti come la nostra cucina si sia avvalsa fin dai tempi antichi di ingredienti giunti a noi da tutto il mondo.
Si svelano così le origini sorprendenti dei grandi protagonisti della gastronomia italiana: la pasta ha origini arabe, la pizza era preparata già dagli antichi greci, e che quando facciamo colazione al bar con caffè e croissant assaporiamo una bevanda turca accompagnata a un dolcetto che simboleggia la bandiera ottomana.
La forchetta arriva a Venezia da Bisanzio ma è dall'Italia che si diffonde per il resto d'Europa; i bufali giungono in Campania e nel Lazio dall'Asia e poi la mozzarella conquista tutti i continenti.
Ma Alessandro Marzo Magno racconta anche storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane: il carpaccio, inventato nel 1963 da Giuseppe Cipriani fondatore dell'Harry's Bar a Venezia; la macchinetta per il caffè espresso, nata dall'inventiva di un fonditore di alluminio che osservava la moglie fare il bucato, tal sig. Bialetti; che il pandoro è un brevetto del sig. Melegatti datato 1894 e che la Nutella, ha visto la luce col suo primo barattolo uscito dalle linee della Ferrero, ad Alba, il 20 aprile 1964, esattamente cinquant'anni fa.
Il genio del gusto descrive in che modo il mangiare italiano è riuscito a conquistare il mondo, imponendosi ovunque come sinonimo di qualità, di benessere e di autenticità.
A chiusura e visto l'argomento, al pubblico intervenuto è stata servita una degustazione dei vini dell'Azienda vitivinicola Ciù Ciù ad accompagnare la focaccia offerta da Dario Gabrielli del Club 23.
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26/04/2014
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