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Preparativi per il 1° Maggio a Porchia

| MONTALTO - A Porchia la cittadinanza lo festeggia nel ricordo di quei lavoratori che con il loro sacrificio dettero corso ad una nuova era nel mondo del lavoro.

di Giuseppe Capasso

Primo maggio festa dei lavoratori. A Porchia la cittadinanza lo festeggia nel ricordo di quei lavoratori che con il loro sacrificio dettero corso ad una nuova era nel mondo del lavoro. Un modo come un altro per non dimenticare un passato sempre vivo nei ricordi dei lavoratori. Il colore che li rappresenta, il rosso. Il drappo rosso che viene elevato agli onori di tutta la cittadinanza sul pennone più alto. Albero di trenta metri per la bandiera rossa.

Trenta aprile 1946 - trenta aprile 2003. Porchia, frazione di Montalto Marche, si tinge metaforicamente di rosso.  Un colore che evoca un passato nel quale popolazioni intere hanno creduto in quello che sarebbe stata la bandiera di tanti Paesi. Un colore da molti abbracciato, ma anche idolatrato perché considerato quello che avrebbe dato al Paese una nuova svolta. Rievocare un passato che forse non c'è più, ma che trova ancora oggi dei fedelissimi, non deve meravigliare nessuno.
E' la conferma di chi crede in un'ideologia per il bene dei Popoli. Se poi la realtà sarà un'altra, certamente non è colpa di chi in buona fede ha creduto in chi in quel momento si faceva garante di libertà, democrazia e lavoro.

Sono trascorsi 57 anni da quando i porchiesi piantarono per la prima volta l'albero di circa 30 metri, sulla cui cima è issata la bandiera rossa nella quale hanno sempre creduto. Una tradizione mai interrotta per festeggiare il primo maggio, la giornata dedicata ai lavoratori. Tra balli, canti e tanta allegria l'albero giunto alle porte del paese viene trasportato a mano per poi essere issato in un punto periferico della Piazza luogo d'incontro dei cittadini. Tradizione unica nelle Marche stando a quanto ci dice la gente del paese.
Si tratta di una pianta di pioppo che viene trasportata a valle mediante l'utilizzo di trattori d'epoca per poi essere portato a spalle nell'ultimo chilometro di strada che separa il punto dove verrà piantato che poi  è sempre lo stesso da oltre cinquant'anni.

Alla "carovana" è offerto una ricca ed abbondante colazione a base di porchetta e vini (fra i quali anche il vino cotto). A mezzanotte si procede con il "cerimoniale" della sistemazione dell'albero che resterà sul posto per tutto l'anno. Non sono previsti comizi di sorta, ma solo divertimento. Nella mattinata del primo maggio, ci sarà una gara podistica riservata ai bambini d'età fra i tre ed undici anni sulla distanza di settecento metri. A tutti sarà riservato un premio di consolazione. Dall'alba al tramonto, la gente avrà modo di divertirsi perché non mancheranno giochi come il tiro al piattello con premi o alla fune. Oppure, la così detta pesca delle piante, il cui ricavato andrà all'organizzazione. Un primo maggio non politicizzato, ma solo nel ricordo storico per aver dato una nuova realtà al mondo del lavoro.

26/04/2003





        
  



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