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Apre fritto misto all’italiana

Ascoli Piceno | Inaugura l’edizione 2006 della rassegna gastronomica la dissertazione dello storico Tommaso Lucchetti. Venerdì nella sala della Ragione.

“Il fritto nella storia” una completa dissertazione del prof. Tommaso Lucchetti, storico della gastronomia e dell’arte della convivialità, inaugurerà domani (venerdì 28 aprile) nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, la seconda edizione di Fritto Misto all’Italiana.

L’intervento di Lucchetti sarà preceduto dal saluto dell’Assessore Regionale al Turismo Luciano Agostini, del Presidente della provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi e del Sindaco di Ascoli Piero Celani.

L’intervento del prof. Tommaso Lucchetti verterà sull’analisi della frittura come tecnica di cottura che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nella storia della gastronomia, dal momento che esiste da sempre.

Una tecnica di base di cui si trovano tracce anche nell’Odissea di Omero.Il percorso storico verrà effettuato attraverso l’analisi dei ricettari più antichi e autorevoli della storia, a partire da Apicio.

Sarà un approfondimento interessante anche per conoscere l’evoluzione storica dei condimenti, dall’olio, al lardo, al burro. Dai romani al medioevo, al Rinascimento, al Barocco, alla cucina classica del settecento per finire con le ricette borghesi di Ottocento e Novecento: il fritto è stato sempre protagonista nelle varie epoche storiche.

Alla conferenza seguirà la degustazione di alcune ricette di fritti del passato rare ed introvabili come le Fritelle de Imperadore Magnifici (ricetta medioevale, trecentesca), il Prosciutto fritto (ricetta rinascimentale, cinquecentesca), la Frutta fritta (dal "Cuoco Maceratese" del Nebbia), il Fritto di semolino al prosciutto (ricetta della fine dell'Ottocento del "Cuoco perfetto marchigiano").

Alla degustazione non mancheranno ovviamente le olive ripiene all’ascolana Dop, che sotto il profilo storico sono al centro di un discussione che da sempre vede due tesi contrapposte: da una parte quella che sostiene l’origine aristocratica di questa straordinaria preparazione, dall’altra quella che la vuole di origine popolare.

A proposito di oliva ripiena Dop, l’interesse per la tenera ascolana, dopo il riconoscimento dell’importante marchio di garanzia, è in costante crescita. I vivai del Piceno ricevono un numero di richieste sempre più alto di piante di tenera da parte dei proprietari di aziende, segno che l’arrivo della Dop e l’entrata in vigore del disciplinare che impone regole ben precise per la preparazione delle olive farcite da friggere ha convinto i produttori ad impiantare nuove piante di tenera, che come noto sono attualmente poco diffuse. Nello stand del Fritto Misto all’ascolana collocato all’interno del Percorso del Fritto, verranno servire olive realizzate con la friabile drupa della tenera ascolana.

Intanto continuano a pervenire numerose richieste di prenotazioni per il Percorso del Fritto e per i Laboratori del Gusto in programma a partire da sabato 29 aprile.

Per quanto concerne il circuito dei ristoranti che sabato sera ospiteranno i cuochi e i prodotti dei Presidi Slow Food delle regioni italiane preseti alla seconda edizione di Fritto Misto all’Italiana, sono stati definiti gli “abbinamenti”.

Il Ristorante Predisposto ospiterà il Piemonte con il Cevrin di Coazze, la Robiola di Roccaverano Classica, il Saras del Fen e il Montebore, tutti formaggi di piccole produzioni, in particolare il Montebore, la cui produzione è stata ripresa circa cinque anni fa dopo trent’anni di estinzione.

Il Gallo d’Oro presenterà i prodotti della Campania, ovvero il pomodoro San Marzano, il Carciofo Violetto di Castellammare, la Mozzarella nella Mortella, il Cacioricotta di capra Cilentana e il Conciato Romano.

Alle Scuderie toccherà la Toscana con la mitica bistecca di Razza Chianina, i salumi di Cinta Senese e i dolci di origine ebraica della cucina Goym di Pitigliano (Gr). Al Ristorante Rua dei Notari saranno invece presenti i prodotti dei Presidi abruzzesi: la quasi nintrovabile Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio (Aq), la Ventricina del Vastese, la Mortadella di Campotosto e il Pecorino di Farindola. La Sicilia sarà ospite della Trattoria La Liva con il vero cous cous siciliano, salumi e formaggi di produzioni artigianali del Parco dei Nebrodi.

Al Kursaal troveremo invece i prodotti dell’Emilia Romagna: Culatello di Zibello, salumi artigianali e parmigiano stravecchio.

27/04/2006





        
  



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