"Le imprese del nostro territorio vogliono e devono assumere nuovi ruoli e responsabilità per rilanciare lo sviluppo locale e favorire la crescita integrata di tutta la società civile, puntando non solo a più ampie relazioni con i cittadini e tutti i portatori d'interesse generale, ma anche e soprattutto credendo e investendo sulle risorse umane, oltre che sul capitale o altri fattori."

Lo ha affermato Simone Mariani, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Assindustria di Ascoli Piceno, in linea con l'approccio perseguito in questi anni dall'associazione imprenditoriale, durante il convegno dal titolo "Indagine sulla società civile", organizzato con successo  da Assindustria tramite i Giovani imprenditori, insieme con il movimento "Cittadinanzattiva"  presente il segretario nazionale Teresa Petrangolini ,e con il contributo del Centro Servizi Volontariato.

Mariani, amministratore della Sabelli commerciale, nel corso di un incontro-dibattito di straordinario livello culturale e intellettuale, per i temi - trasversali - trattati, e per la qualità e concretezza degli interventi e delle proposte   "penso che occorra conciliare ragione e passione, politica ed economia, volontariato ed efficienza, tutela dell'ambiente e sviluppo, per realizzare un progresso duraturo che sia nell'interesse comune di tutti gli attori sociali che operano e i cittadini che vivono nella nostra area. Un nuovo modello di relazioni, e quindi di programmi di collaborazione che superino gli ostacoli attuali e sciolgano i nodi che ancora legano la nostra comunità." Una posizione condivisa dagli altri   relatori, che nel contempo hanno evidenziato - durante i lavori , coordinati da Alberto Franco, e che Ascoli ha ospitato perché fra le sette città italiane che contribuiranno a definire un rapporto nazionale  che confluirà poi in una ricerca mondiale curata dal network Civicus, con il sostegno dell'ONU - tutti i problemi che ancora devono essere affrontati e risolti.

Così mentre il direttore dell'ASL 13 Mario Maresca ha chiesto alle istituzioni e ai politici "di fare uno sforzo per costruire un sistema più moderno e avanzato", gli assessori comunali alla cultura e provinciali ai servizi sociali Antonini e Marcucci hanno riaffermato  le difficoltà   delle relazioni con le associazioni attive in città sia della partecipazione civica ai progetti sociali promossi dal Comune.

Il  Presidente della Provincia Massimo Rossi ha sostenuto che siamo ora in presenza di "una crisi della democrazia, e di un modello di sviluppo fondato solo sulla competitività, che ha ignorato le conseguenze ambientali, sociali e culturali da esso stesso provocate. Occorre tornare ad una democrazia partecipata - ha aggiunto Rossi - che coinvolga i cittadini nelle scelte più rilevanti  per il futuro del territorio, e per la crescita della società e della qualità delle istituzioni locali."