L’Unione Comunale dei Democratici di Sinistra convoca la stampa per illustrare le speculazioni politiche-partitiche nella gestione dei Sestieri e della Quintana di Ascoli Piceno. Presenti alla conferenza il presidente comunale dei DS Stefano Corradetti, il presidente della circoscrizione di Monticelli Alessio Quartarone, il consigliere della circoscrizione di Mozzano Massimo Gaspari.

 

Stefano Corradetti parla a nome dei Democratici di Sinistra spiega che c’è una commistione tra i politici ascolani ed i comitati dei sestieri cittadini. Preso in esame l’assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi, “l’assessore vuole la sede del sestiere da 2 miliardi di lire - dice Corradetti che aggiunge – i soldi devono essere ripartiti anche per gli altri sestieri”.

 

Dalla conferenza emerge come molte persone, da anni impegnate all’interno dei sestieri, abbiano abbandonato l’attività perché stufe di atteggiamenti di chi sfrutta i regolamenti per uso personale o partitico.

 

Tra le proposte c’è l’apertura di un dibattito non solo in consiglio comunale, ma in assemblee aperte ai cittadini e nelle sedute consiliari delle circoscrizioni cittadine. Inoltre si chiede di aprire il dibattito agli enti come la Camera di Commercio, la Regione, la Provincia e le associazioni di categoria.

 

Importante è inserire nello statuto il divieto di avere contemporaneamente il ruolo di amministratore pubblico e quello di consigliere o presidente di uno dei sestieri cittadini, di inserire il limite di due mandati per la presidenza come accadeva in passato.

 

Le elezioni per i consiglieri del sestiere e per il presidente avvengono ogni cinque anni ed il presidente uscente può ricandidarsi a vita.

 

“Occorre rilanciare l’Ente Quintana, che così organizzato non può garantire uno sviluppo  - dice Corradetti – la conservazione di questa situazione porterà alla degenerazione, quindi c’è bisogno della revisione dello statuto, dei compiti e delle funzioni dei sestieri e rivedere il meccanismo elettorale”.