Alfredo, perché questa scelta?
Perché ritengo ci sia bisogno di un "megafono" attraverso il quale ci si possa esprimere: disponibile e rintracciabile in ogni momento. Vivo e frequento da sempre questo territorio; tutti mi conoscono personalmente per i miei impegni sportivi, per lavoro, nel "dopolavoro". Questa è una grande opportunità per tutti i giovani spinetolesi e monsampolesi: avere "uno di noi" come rappresentante nel Consiglio Provinciale. Per me è un'enorme responsabilità.

Proposte? Progetti?
Continuerò ad essere disponibile e sempre attento alle segnalazioni dei cittadini. Ritengo che il mio compito principale sarà quello di garantire trasparenza e legalità. Perché senza giustizia e legalità non vi può essere né sviluppo né occupazione. Ho un progetto preciso per far partecipare maggiormente i giovani alla vita amministrativa: da protagonisti e non più da spettatori passivi. I cittadini devono essere informati, devono poter dire quello che pensano, devono proporre, devono soprattutto poter controllare.

E gli avversari?
Non ci sono "avversari". Almeno nel senso tradizionale del termine. Ci sono persone che la pensano in modo diverso da noi. I veri avversari sono solo quelli che intendono delinquere, che intendono approfittare della cosa pubblica per arricchirsi. Io li chiamo "sciacalli della politica". E mai come di questi tempi il termine appare appropriato.

Quali sono i tuoi obiettivi?
Amministrare con buon senso; assumere informazioni, documenti, dati concreti. Quando hai la visione oggettiva delle situazioni e dei problemi, non è difficile individuare e stabilire le soluzioni. Emidio ha dimostrato di possedere entrambe le cose. Unite al suo pragmatismo e alla sua instancabilità, costituiscono le credenziali migliori di un ottimo Presidente.