Gianluigi Scaltritti. Nato a San Benedetto del Tronto (AP) il 26 luglio 1949. Coniugato, due figli. Risiede a San Benedetto del Tronto (AP). Laureato in economia e commercio. Imprenditore nella progettazione grafica e della produzione d’articoli d’immagine per l'industria dell'abbigliamento. Presidente di sezione dell'Associazione industriali d’Ascoli Piceno.Incarichi di partito ed attività politica Iscritto a: Forza Italia. Dirigente nazionale Dipartimento pesca marittima. Eletto con la Casa delle Libertà nel Collegio n. 2 - San Benedetto del Tronto, della XIV Circoscrizione Marche con 36.759 voti - 46%.

Liste collegate: Per l'abolizione dello scorporo e contro i ribaltoni. Eletto Deputato nel 1996 con il Polo per le Libertà nel Collegio 2 - San Benedetto del Tronto, della XIV Circoscrizione Marche, con 36.703 voti - 48,6%. Liste collegate: Forza Italia. Nella XIII legislatura ha fatto parte della 13ª Commissione permanente - agricoltura e della 10ª Commissione permanente - attività produttive, commercio e turismo. Ha presentato, come primo firmatario, 20 proposte di legge, una delle quali è stata assorbita dalla legge 30 marzo 2001, n. 130 Nella XIV legislatura è Vice presidente della 13ª Commissione permanente - agricoltura e della 10ª Commissione permanente - attività produttive, commercio e turismo.

La nuova legge elettorale ha favorito i partiti a scapito delle persone che fanno politica?
Non si può nascondere che questa legge, favorendo i partiti a scapito degli uomini che li compongono, molti cosiddetti “uomini di frontiera” o di corridoi n’abbiano approfittato. Ciò ha dato modo a Forza Italia, specie per il Senato, di avere una forte rappresentanza. Un esempio è dato dalla candidatura come capolista di Casoli, un imprenditore marchigiano dell’area nord della regione mentre a rappresentare la parte sud si è pensato al sottoscritto. Sondaggi molto incoraggianti ci confermano un secondo posto al Senato e se sarà confermato al Senato vuol dire che le marche avranno quanto meno una rappresentanza completa. Posso assicurare fin da ora che la provincia Picena avrà in me un rappresentante molto determinato perché uscente da dieci anni di “scuola parlamentare” e politica poiché i primi cinque passati all’opposizione e gli ultimi in maggioranza.

Il sud delle Marche chiede a gran voce qualcuno che li porti fuori del ghetto amministrativo nelle quali risiede da molto tempo…
So benissimo che in queste legislature trascorse le Marche del Sud sono state penalizzate. Vuoi per il metodo di partito e arrogante della sinistra, che nel trattare con lo stato ha chiaramente avvantaggiato le infrastrutture a nord, vuoi di ricatto perché nel sud siamo riusciti a "rubare" alla sinistra realtà amministrative come i Comuni d’Ascoli e San Benedetto. C’è stata un’evidente penalizzazione nelle attività infrastrutturali. Lo vediamo nell’episodio del “quadrilatero” e negli interventi su Ancona.

Negli ultimi tempi si mette sempre più in risalto la mancanza, per le nostre parti, di grandi vie di comunicazione come fatto molto limitativo….
Occorre impegnarsi a fondo per evitare innanzitutto lo scavalcamento di San Benedetto nella realizzazione della terza corsia. Altro punto importantissimo sarà il completamento della Salaria. Quello della A14 con la A24. Senza dimenticare il potenziamento e l’ammodernamento della ferrovia che copre tutta la Vallata del Tronto, in modo che si possa incominciare a pensare ad un trasporto di merci tramite la strada ferrata adeguandolo alle esigenze delle imprese.

Ascoli e San Benedetto: due realtà sempre più necessariamente vicine?
Sviluppare la coesione dei due poli sarà un impegno forte perché essi rappresentano il futuro della nostra provincia integrandosi a vicenda in modo perfetto per la diversità delle loro risorse, delle loro caratteristiche imprenditoriali e produttive. Questo si potrà sviluppare perché nel mio collega Casoli ho trovato un’ottima controparte, una persona pratica, aperta e disponibile con la quale fare una mediazione sulle priorità marchigiane e insieme fare un incessante lavoro di rappresentanza della Regione al Senato aiutati certamente anche dagli altri eletti alla Camera.

Il Piceno ha un triste primato nella Regione come Provincia a più alto tasso di disoccupazione: cosa intende fare al riguardo?
Su mia proposta al riguardo è appena stato firmato in un incontro a Grottammare con l’Associazione Industriali un documento nel quale c’impegniamo ad instaurare un tavolo permanente di confronto con le realtà imprenditoriali del territorio. Dobbiamo recuperare per il Piceno quello che è il ritardo occupazionale, il rilancio delle imprese dopo la caduta di certi settori ad alta incidenza di mano d’opera come le imprese dell’abbigliamento che qui erano molto portanti come quelle del mobile. Occorre rilanciare il turismo facendo ricorso ad una migliore ripartizione delle infrastrutture, ad una più elevata qualifica degli addetti, e non ultimo creare nel congressuale un forte richiamo per grandi operatori turistici con i quali avviare proficue “joints venture” per proiettare il piceno turistico nel mondo.