“Noi vogliamo essere un’amministrazione che fa rispettare la legge senza apparire come quelli che si nascondono dietro a un dito. I sanbenedettesi devono sapere che occorre stare nel rispetto del diritto. Gli amici non otterranno di più di ciò che hanno gli avversari. Se tollero un abuso lo devo fare anche per gli altri”.

Chiaro e diretto il sindaco Giovanni Gaspari riguardo a quello che per molti versi e per un’abitudine consolidata basata su di una certa tolleranza verso gli esercenti balneari si rivela un fatto storico mai successo fin’ora: l’intervento delle ruspe per rimuovere abusi edilizi nelle concessioni. Si tratta della prima determina dirigenziale emessa dal settore Urbanistica in sinergia con i Lavori pubblici . Ad avere il poco invidiabile primato lo chalet “Da Andrea” di Sandro Assenti che nella mattinata di martedì si è visto arrivare i mezzi attrezzati per la rimozione con tanto di Polizia municipale, Carabinieri e dipendenti degli uffici comunali Assetto del Territorio al seguito.

Ma l’intervento è durato solo alcune ore perché verso le 15,30 è arrivata da Ancona la sospensiva attuata dal Tar per via di un ricorso effettuato dall’avvocato Roberta Alessandrini per conto dell’Assenti avendo registrato nell’ordinanza alcuni difetti di forma. Tra l’altro si sarebbe evidenziata l’impossibilità di rimuovere i cosiddetto abusi dello chalet (probabilmente relativi ad una staccionata in legno ed a qualche gazebo)in tempo utile dato che l’intimazione a rimuovere sarebbe stata notificata in data 30 marzo stabilendo il 3 aprile come ultimo giorno valido per eseguire l’ordinanza. In attesa della sentenza che dovrebbe arrivare entro la fine del mese l’esercizio balneare potrebbe continuare la sua attività come prima.

Come mai si è iniziato da questo chalet, tra i più noti e prestigiosi dell'intera regione e guarda caso alla vigilia delle festività pasquali? Il primo cittadino ha tenuto a sottolineare che si è partiti dalla concessione otto perché quella che presentava maggiori abusi, mentre per quanto concerne il motivo temporale si è aspettato solo di avere tutti i requisiti per emettere l’ordinanza notificata ad Assenti alcuni giorni fa.Comunque questo sembra essere solo l’inizio.

Nei prossimi giorni si prevedono infatti numerosi altri interventi, già firmati dal dirigente Polidori, che includono, tra gli altri, lo chalet-pizzeria “Vesuvio”. Secondo Gaspari almeno il 60 per cento delle concessioni sono incorse in questi abusi. Non solo. La situazione sembra si protrae ormai da anni, precisamente dal 2004. Ne sarebbero stati a conoscenza la Capitaneria di Porto, la Polizia Municipale e gli uffici comunali.

Le ordinanze firmate dal dirigente sono partite solo ora perché il sindaco non si è opposto a tale operazione. “Prima di partire con le ruspe – precisa l’inquilino al numero 124 di Viale De Gasperi – abbiamo voluto essere sicuri che non ci fossero problemi burocratici, solo una volta chiarite tutte le questioni siamo partiti con l’ordinanza”. Poi sarebbe arrivata la sospensiva del Tar. Dopo la Sentina è ora il turno degli chalet.

Ma a monte di tutto questo resta ancora irrisolto e grave il problema di un Piano di Spiaggia fin’ora mai attuato per la sua inadeguatezza. La giunta sembra comunque fermamente intenzionata a stringere i tempi anche su quel fronte. Sabato 14 aprile, nel corso di un convegno sull’Urbanistica, verrà illustrato lo Schema Direttore che successivamente sarà presentato in Consiglio Comunale ai primi di maggio previa discussione nelle apposite commissioni e all’interno degli stessi partiti. Fatto questo l’Ufficio di Piano si appresterà a redigere il Piano di Spiaggia, il Piano particolareggiato per gli alberghi e il Piano Casa.