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Stagione balneare. Molti chalet anticipano l'apertura

San Benedetto del Tronto | E' il caso di, tra gli altri, di "Il Tritone" e "Alex". Ritornano anche i turisti russi ?

di Carmine Rozzi

La famiglia di turisti russi Sokolov


Se l’inverno, si fa per dire, appena trascorso si è rivelato come uno dei più caldi a memoria d’uomo la primavera entrata da poco e l’estate che verrà si annunciano da record. Questo ovviamente non può che far piacere a chi sulle condizioni meteorologiche ci basa la gran parte delle sue entrate di lavoro. In primo luogo gli chalet della costa che, vista la clemenza del tempo, hanno anticipato di almeno una settimana la normale apertura dei servizi bar riservata tradizionalmente per il weekend pasquale.

Uno di questi è “Il Tritone” che proprio in questa stagione si appresta a festeggiare i vent’anni di gestione. Edelweis Balestra, che affianca il marito nel portare avanti la storica concessione, ci tiene a far notare che:” Abbiamo ritenuto opportuno anticipare l’apertura non solo perché il tempo lo permette ma anche per non lasciare il Lungomare desolatamente deserto proprio ora che iniziano ad arrivare i primi visitatori che potrebbero ritornare a stagione inoltrata. Non lo facciamo certo per il guadagno che in questo periodo arriva sì e no a coprire le spese ma per esporre un biglietto da visita presentabile della Riviera”.

Dello stesso avviso è il marito Serafino Bernardini che aggiunge :” Non pensiamo di preparare menù speciali o quant’altro contentandoci di puntare su pranzi tradizionali e gelateria. Dopo un inverno di questi, se tanto mi porta tanto, la prossima potrebbe rivelarsi una delle stagioni balneari da ricordare negli annali storici anche se dobbiamo confessare che quella passata non è stata da buttar via, con i campionati mondiali di calcio ed il resto. Un doveroso riconoscimento va alla riqualificazione del Lungomare che ha destato un’ottima impressione nei villeggianti con espressioni di ammirazione che si sono ripetute per tutta la stagione”.

Da semplice chalet di legno stile anni ’80 quattro anni fa Aldo Gabrielli decise di fare il grande salto trasformando lo chalet “Alex” da un simpatico “brutto anatroccolo” allo splendido cigno con uno spiazzo che comprende nella parte nord l’area bar, un’ampia e comoda terrazza e nella zona sud un ristorante tipico che questa stagione sarà gestita dalla figlia Barbara. Mentre la maggior parte dei colleghi che hanno anticipato la stagione limitano per il momento l’apertura ai giorni festivi Aldo non ci sta a pensare due volte

” Una volta aperti tanto vale continuare. Ecco perché il nostro orario va dalle otto di mattina e, per il momento, alle venti di sera. Abbiamo deciso di anticipare l’apertura pasquale anche in vista di possibili prenotazioni per la stagione vera e propria anche se devo dire che mia figlia ha iniziato alla grande la conduzione del ristorante avendo già dalla sua una ventina di prenotazione per domenica prossima”. Questa tendenza ad anticipare i tempi sembra contagiare anche i colleghi e un po’ dovunque fervono i preparativi per riaprire i battenti.


Alla domanda se parlano italiano rispondono con un “niet” quasi imbarazzato ma appena si chiede loro, sempre in linguaggio italico, se si trovano bene in Riviera subito si illuminano di un sorriso spontaneo e senza esitazione rispondono con un “daaaa….!” pronto e prolungato che la dice lunga sul loro apprezzamento. I Sokolov seduti ad un tavolo dello chalet “Il Tritone”, sono composti da Galina, Dimitry e Max ovvero madre, padre e figlio. Vengono dalla ex Unione Sovietica e potrebbero essere l’avanguardia di un ritorno alla grande dei turisti russi in Riviera i quali, tra gli anni ottanta e novanta, inondarono letteralmente la nostra costa a suon di presenze e contanti per la gioia e gli incassi dell’intero indotto che ruota intorno al settore del turismo.


Da un approccio più approfondito con il terzetto si viene a scoprire che il loro Max ha addirittura eletto San Benedetto a luogo ideale di soggiorno riuscendo ad imparare molto bene l’italiano:”Sono entusiasta del vostro modo di vivere, di mangiare, della vostra spontaneità. Ma quello che differenzia le Marche ed il piceno dalle altre località italiane è la semplicità dei rapporti umani e la straordinaria fortuna di avere questo clima e questo mare”. E l’accresciuta professionalità delle nostre strutture turistiche sembra aver fatto il resto.

03/04/2007





        
  



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