Il processo politico che porta a scelte, in democrazia, deve essere necessariamente condiviso. In politica esistono due modi per ovviare alla condivisione democratica: l'imposizione, tipica dei regimi totalitari, e la scelta premeditata nelle camere oscure, tipico del nostro sistema. Invero, caro On.le Ciccanti, al di là delle tue esternazione sull'assoluta estraneità a quest'ultimo processo, è apparso a tutti evidente che un accordo sotterraneo già vi fosse con il candidato Calvaresi dal gennaio 2011,mentre ai poveri mortali, come lo scrivente, veniva comunicato che non vi erano ed erano stati effettuati incontri e contatti.

On. Amedeo Ciccanti, mi preme, quindi, precisare che quanto da Lei detto e privo di ogni fondamento per due motivi: 1) Lei, se ben ricordo, agli inizi del gennaio 2011, era presso il ristorante del Candidato Sindaco unitamente all'Avv. Santori, questa scena la vidi mentre, passeggiando sul lungomare, mi accingevo a salutare il mio amico Marco Calvaresi entrando presso il suo locale.. Nell'occasione, dopo averla salutata, mi disse queste testuali parole: " Aiutami a convincere Marco a Candidarsi" ed io risposi:L " Calvaresi non si candiderà mai se tutta la coalizione non sarà d'accordo!".

A questo punto, la invito a smetterla con le falsità che nuocciono a Lei per gli incarichi che ricopre. Per quanto riguarda le scelte dell'API, non vi è nulla di cui pentirsi, le persone che mi conoscono sanno della mia militanza politica e della mia assoluta coerenza, avendo militato nella socialdemocrazia dal 1967 e tale militanza non ha nulla di conflittuale con l'idea di un centrosinistra moderato che Giuseppe Saragat predicava sin dal 1946 e che io voglio difendere all'interno della coalizione.