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Presentato “Thermalis”, progetto europeo per il sistema termale dell’Adriatico

Ascoli Piceno | Coordinato da Svim, Società Sviluppo Marche, è finanziato con oltre 800mila euro e vi partecipano Marche, Veneto, Abruzzo, Bosnia, Albania e Serbia.

Potenziare l’offerta di un turismo in crescita, quello termale, e rafforzare l’integrazione dell’euro regione adriatica. Questi gli obbiettivi di “Thermalis”, il progetto europeo coordinato da Svim, Società Sviluppo Marche, che è stato presentato nella mattinata di oggi, martedì 3 aprile, ad Ancona, nella sala convegni del palazzo ex Mediocredito della Regione Marche.

“Thermalis” valorizzerà il patrimonio termale presente nelle Marche e lo metterà in rete con i centri presenti nella euro regione Adriatica, in modo da migliorare l’offerta dei servizi turistici ed attrarre investimenti nel settore turistico termale. Finanziato dall’Unione Europea con 818mila euro, vi partecipano la Regione Marche in qualità di promotore, il Veneto e l’Abruzzo insieme con Bosnia, Albania e Serbia.

L’incontro di oggi, coordinato dal dirigente regionale del servizio Turismo Mariano Landi, ha messo in luce come il progetto miri a cogliere le opportunità di un settore in trasformazione che sta diventando particolarmente appetibile per il mercato: “Il turismo termale è oggi sempre più legato allo star bene e si integra con aspetti di paesaggio, ambiente e cultura – ha detto Roberto Tontini, amministratore unico di Svim-; inoltre, non è concentrato in un periodo ristretto dell’anno. Questo offre molte potenzialità di sviluppo per il territorio marchigiano”. Il progetto riveste un ruolo importante nella programmazione regionale: “Il turismo termale esprime un turismo di nicchia –ha detto Paolo Brugè, dirigente regionale del servizio Turismo- ovvero quel tipo di offerta basata sulla qualità che le Marche vogliono proporre”.

Come ha spiegato da Francesco Marchesi, direttore di Svim, il progetto durerà 18 mesi e, attraverso interventi di monitoraggio, studi di fattibilità, condivisione di buone pratiche e una promozione di sistema (in programma anche un sito web), mirerà a mettere in rete le risorse, a facilitare l’attrazione di investimenti creando l’ambiente favorevole per lo sviluppo di piccole e medie imprese turistiche, accrescendo la competitività delle aree termali, spesso soggette a marginalizzazione, e favorendo nel lungo periodo piani di sviluppo congiunti nel settore turistico.

Nel corso della presentazione è stato messo in evidenza come il progetto possa offrire occasione di rilancio per i centri termali delle Marche, che, pur presentando trend di crescita, sono ancora concentrati sull’aspetto terapeutico più che su quello legato al benessere. Sono 9 i centri termali della regione, distribuiti nelle varie province, che accolgono circa 80mila utenti a stagione, come ha indicato Fabrizio Scoccia, della Consulta regionale delle Industrie Termali: Acquasanta Terme, S. Giacomo di Sarnano, S. Lucia di Tolentino, Aspio Terme, S. Vittore di Genga, Carignano, Pitinum Thermae di Macerata Feltria, Monte Grimano e Raffaello di Petriano.

Sostegno da parte delle Province, che attraverso loro rappresentanti (Avelio Marini, assessore al Turismo della Provincia di Ascoli Piceno; Ignazio Pucci dell’Ufficio Turismo della Provincia di Pesaro Urbino, Antonella Garbiglia dirigente dell’amministrazione provinciale di Macerata), hanno dato disponibilità a trasmettere sul territorio il progetto Thermalis.

Sono intervenuti inoltre Francesco La Barbera per Federterme (Federazione italiana Industrie termali) e i rappresentanti di alcuni tra i partner di progetto: Giulio Petrilli per la Regione Abruzzo, Angelo Mason per la Regione Veneto e, per l’Albania, Ilir Gedeshi del Cess (Center for Economic and Social Studies). I lavori proseguiranno nel pomeriggio con un tavolo tecnico tra i partner del progetto, coordinato da Lucia Catalani di Sviluppo Marche.

04/04/2007





        
  



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