Il 27 marzo 2017 in sala del senato,  la Fimeuc , la principale società scientifica dell’emergenza urgenza, in rappresentanza di 8 società scientifiche dell'emergenza-urgenza e delle catastrofi, e alcuni rappresentati della politica ,hanno festeggiato il 25 anno di vita del sistema dell’urgenza nel Ssn.

Dal convegno sono scaturite molteplici criticità sulla inadeguatezza dell’attuale organizzazione del  sistema urgenza/emergenza ,che negli anni si e’ venuta a creare in tutta Italia, e la necessita’ di arrivare ad un sistema uniforme in tutta Italia affinche’ ogni cittadino da nord a sud e nell’ambito della stessa Regione riceva lo stesso livello di assistenza. 

Si e’ ribadito  il necessario  passaggio alla dipendenza di tutti i medici del 118 che operano e l’incrementazione delle borse di studio nella scuola di specializzazione di emergenza urgenza.

 

In un periodo di tagli sempre piu’ incalzanti nella spesa sanitaria ,il cittadino deve poter contare sull’efficienza di  un servizio di cosi’ notevole importanza   come  dimostrato da  tutti questi anni di attivita’: se il paziente non puo’ piu’ recarsi in un pronto soccorso o in un ppi vicino alla propria residenza ,causa chiusura dei piccoli ospedali,allora sarà “l’ospedale” che si recherà a casa del paziente .

Non si può piu’ pensare alla Regione di risolvere la problematica semplicemente creando delle figure di medico “tappa buchi”,oppure cercando di attingere  a nuovo personale medico prevedendo solo un nuovo corso di formazione di emergenza sanitaria a partire dal 1 aprile prossimo sperando di “silenziare” il personale medico gia’ operante, con varie “forme di  ricatto”, essendo la convezione giuridicamente debole.

Nell’attesa del provvedimento legislativo,i medici dell'emergenza-urgenza e lo Smi, hanno indetto un'audizione il 30 marzo in commissione sanità alla presenza del PRESIDENTE COMMMISIONE SANITA’ DOTT. VOLPINI, ALLA 4 COMMISSIONE SANITA’, AL DIRIGENTE SERVIZIO SALUTE DOTT.SSA L. DI FURIA per poter far fronte ad alcune criticità riguardanti: la richiesta dei medici del 118 convenzionati delle aree vaste di appartenenza,condizioni di lavoro piu’ adeguate per le colleghe del 118 con bambini piccoli remunerazione in straordinario dei turni oltre il monte-orario,remunerazione in straordinario dei turni svolti in reperibilita’ , riconosciuto per i dipendenti e non per i convenzionati, recupero dei tre giorni di lutto di cui i dipendenti hanno diritto e i convenzionati no , possibilita’ di avere autorizzato un permesso di astensione dal lavoro in caso di assistenza  ad un familiare, anticipo dello stipendio da parte dell’asur qualora il medico fosse in infortunio, etc ..si chiede in poche parole un tavolo tecnico Regionale dove stabilire delle condizioni di lavoro piu’eque ed “umane” per il medico convenzionato valevoli per tutte le aree.

Nell' autorevole  audizione in Ancona, si e' riflettuto sulle problematiche riguardanti la formazione del medico del 118 in generale e del medico del 118  convenzionato in particolare.

Sebbene i “ livelli essenziali “ di formazione del medico del 118 siano richiamati nell’art. 16 comma 2 del D.lgs 502/92, e sebbene in occasione della conferenza Stato-Regioni nella seduta del 13 marzo 2002 (repertorio atti n.1667)  in cui si parla di “Linee guida sulla formazione aggiornamento ed addestramento permanente del personale operante nel sistema di emergenza urgenza”, nella nostra Regione si fa poca formazione per il medico del 118 e del  sistema dell’emergenza in generale.

E quei pochi corsi ad hoc che vengono proposti nelle varie aziende sono quasi tutti destinati al personale dipendente e vengono esclusi  in alcune aziende i medici convenzionati ,perchè troppo costosi.

I finanziamenti per la formazione dei medici 118 convenzionati e dipendenti devono inderogabilmente essere stanziati dalla Regione in maniera adeguata ad assicurare corsi avanzati sia dell’adulto e sia del bambino, si richiedono corsi avanzati di traumatologia pediatrica (la prima causa di mortalita’ infantile sono appunto i traumi) e si deve evitare  che qualche funzionario possa sentirsi autorizzato a non concedere il nulla osta alla formazione esterna,se richiesto,(la partecipazione a corsi esterni per i dipendenti e’ prevista dalla normativa) dei medici 118 ,come se   la formazione fosse un capriccio, un optional.

Un altro punto che si è  sottolineato nel corso di questa audizione, riguardava il  coinvolgimento ed il ruolo del medico del 118 all’interno del Pat e  la natura e finalità del Pat stesso.

Viene chiesto dai medici e infermieri presenti  all'audizione, alla Regione di non voler procedere per spot, secondo procedure probabilistiche, ma di rafforzare realmente  la rete dell’emergenza che  dia una risposta tempestiva a tutti i cittadini,inclusi coloro che vivono lontani dagli ospedali di rete ma vicini al Pat.

E per concludere l'audizione,i medici hanno sottolineato la necessita’ da parte della  Regione Marche di garantire interventi per la sicurezza degli operatori dell'emergenza-urgenza, sicurezza delle sedi secondo le normative vigenti, e che preveda anche il riconoscimento di lavoro usurante per il 118.

Viene chiesto,infine,che  vengano rispettati i criteri ENAC nell'aeroporto di Ancona ovvero si impieghino  medici adeguatamente e specificamente formati per l'emergenza-urgenza ,il cui accesso al servizio sia normato con apposito bando .