Alberghiero: il comitato Pro IPSSAR non si arrende
San Benedetto del Tronto | Si sono incontrati di nuovo i genitori degli alunni dellalberghiero. Il Comitato raccoglie nuove adesioni ed è più agguerrito che mai: vogliamo chiarezza sulla gestione delle risorse; lIPSSAR deve tornare ad essere leccellenza che era in passato.
di Sara Matera
Manifestanti dell'IPSSAR
Si chiama "Pro IPSSAR" il Comitato spontaneo costituito dai genitori degli studenti dell'alberghiero di San Benedetto del Tronto."Pro IPSSAR" perché la loro non è una battaglia contro la scuola, ma contro l'attuale gestione del Dirigente D'Angelo che in tre anni ha trasformato quella che era un'eccellenza di San Benedetto a livello nazionale, in un luogo di tensione, dove professori e personale chiedono quasi in massa il trasferimento e gli alunni, amareggiati dalla situazione che si protrae da mesi, vanno a lezione solo perché costretti dalle famiglie, spaventate dalle lettere minatorie ricevute dalla dirigenza. Gli scrutini finali si avvicinano e il rischio di dover pagare con una bocciatura le proteste si fa sempre più pesante.
Per tutelarsi da simili eventualità il Comitato dei genitori chiederà la presenza degli ispettori regionali in sede di scrutinio. È in corso in queste ore la quarta ispezione ordinata quest'anno dall'Ufficio Scolastico Regionale; un intervento particolarmente lungo e approfondito che fa ben sperare le famiglie, sentite a lungo dagli ispettori Mircoli e De Anna.
Gli esponenti del Comitato, formato per ora da 24 genitori, si sono rivolti all'avvocato Pompei, e hanno deciso di segnalare alle autorità competenti tutte le loro perplessità formalizzandole in un esposto.
Nel documento, destinato al Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Benedetto del Tronto, al Sovrintendente Scolastico Regionale, al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, al Presidente del Consiglio d'Istituto e ai suoi componenti, si denuncia la soppressione di spazi per due aule didattiche per consentire l'ampliamento degli uffici di presidenza e di vice presidenza e la soppressione dell'area Front office. "Di tali lavori - si legge - il Preside D'Angelo s'è fatto autoreferente dichiarandone l'implicita regolarità e messa a norma, per poi, per contro, inibire l'uso di una scala che consentirebbe l'accesso al III piano, realizzata dalla Provincia".
Proseguendo si apprende della migrazione quotidiana di due classi quinte che ogni due ore cambiano aula approfittando dell'assenza degli studenti impegnati nei corsi di educazione fisica; degli insulti (il Preside avrebbe apostrofato i ragazzi manifestanti come "imbecilli") e delle condotte antisindacali e intimidatorie (foto scattate sia ai manifestanti che ai genitori nel corso di un recente incontro).
E ancora, si chiedono i genitori: "Che fine fa la quota - da 90 a 120 euro pro capite - di contributo/tassa versata dagli studenti? Che fine fanno gli incassi del bar interno che a detta degli studenti ammonterebbero a 700-800 euro al giorno?"
L'esposto sarà presto integrato con un documento nel quale si chiede conto delle scelte economiche operate dall'istituto alla luce di segnalazioni preoccupanti riguardanti spese difficilmente giustificabili. Si parla di un'auto mai utilizzata, di condizionatori mai montati, di 4.500 spesi in cornici e specchi, di un tecnologico bagno ad uso privato. Niente di tutto ciò può essere provato prima di aver preso visione del bilancio e dei verbali del consiglio d'istituto che i genitori dovrebbero ottenere a giorni, nonostante le reticenze del Dirigente.
Ma irregolarità e mancanza di trasparenza, emergono anche rispetto alla composizione del Consiglio d'Istituto, organo responsabile delle scelte economiche, definito nell'esposto "fantoccio": perché? Innanzitutto i genitori dichiarano di non essere stati avvisati dell'elezione del loro rappresentante, che risulta essere un professore (non nello stesso istituto) oltre che un genitore; per quanto riguarda i ragazzi, i loro rappresentanti dell'anno scolastico precedente sarebbero stati invitati dal Preside a mantenere la carica; loro hanno rifiutato, ma non sono ancora state indette nuove elezioni, dunque la componente studentesca dell'assemblea risulta costantemente assente.
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08/04/2010
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