Nel pomeriggio di sabato 4 aprile, si è tenuto presso il Florian il tradizionale appuntamento del Caffè Filosofico, sotto il patrocinio del Circolo Culturale "Riviera delle Palme", presieduto dall' l'avv. Silvio Venieri, presente all'incontro. Animatore del caffè il prof. Gianni Talamonti.

L' appuntamento ha visto intervenire un nutrito gruppo di partecipanti, sia giovani che adulti, alcuni dei quali provenienti dal circolo "I Venerdì della Filosofia" di Ascoli Piceno.

Il tema scelto per la discussione era: Amore dell'altro o amore di sé?
Questo tema, in apertura dell'incontro, è stato ulteriormente precisato dall' animatore con le seguenti piste di ricerca, ispirate ad un recente intervento in materia del filosofo-psicanalista Umberto Galimberti e offerte ai partecipanti come oggetto di riflessione in comune:
- Il desiderio dell'altro come si concilia con la cura di se stesso, nel sentimento dell'amore?
- Amare se stessi, e quindi ricercare la propria felicità e realizzazione, può convivere con l'amore verso l'altro, e quindi con la ricerca della sua felicità e della sua realizzazione?
- Quando io dico all'altra/o "Ti amo", cosa le/gli dico in realtà? che amo veramente l'altra/o o, piuttosto, che amo me stesso nell' altra/o o tramite l' altra/o?

Come si vede, il tema proposto, con le sue diverse articolazioni, non mirava tanto ad una discussione generale sull'amore (tema antico, anche se sempre attuale), quanto piuttosto a far emergere i significati personali, implicati (più o meno consapevolmente) nella relazione amorosa, qualunque essa sia.
A tale scopo, la discussione ha preso le mosse da due citazioni d'autore: da una parte Socrate, "Prenditi cura della tua anima, più che del tuo corpo"; dall'altra Platone, "L'anima di ciascuno vuole [nell'amore] altra cosa che non è capace di dire".

Dopo le prime battute, è subito emersa la difficoltà di dare una definizione comune dell'amore, visto che esso ha, per ciascuno di noi, significati diversi, secondo le diverse esperienze e sensibilità. Si è quindi aperto un vasto ventaglio di prospettive che andava dall'amore platonico a quello religioso, dall'amore erotico a quello spirituale, dall'amore coniugale a quello filiale, rimarcando da una parte il processo evolutivo intercorso tra l'amore "primitivo" e quello "moderno", e dall'altra la dimensione transpersonale dell'amore individuale, proiettato verso l'amore cosmico, come armonia universale di persone e cose.

In sintesi, due sono state le principali linee di riflessione del dibattito, tese tra materialismo e spiritualismo, e sfociate, a mo' di compromesso, in due conclusioni: la prima è che l'amore umano tende "naturalmente" alla reciprocità; l'altra, che l'amore è una totale rinuncia a sé in favore della persona amata, rinuncia che è del tutto disinteressata e gratuita, senza quindi neanche la pretesa di essere riamati, in cambio del nostro amore. Certo due posizioni diverse, che però alla fine hanno trovato un punto di convergenza comune nella constatazione che, dopo tutto, la spiegazione della nostra vita è nell'amore.

Nonostante il serrato dibattito, il tempo non ha consentito di sviluppare ulteriormente la discussione. Tuttavia, come è nello spirito del caffè filosofico, ogni partecipante ha la facoltà di proseguire la riflessione, anche fuori dall'incontro, continuando a dialogare sul tema sia con se stesso (meditando) sia con gli altri. A tale scopo, anzi, si sta studiando la possibilità anche di un blog specifico.
Al termine dell'incontro, l'animatore ha cercato di raccogliere in sintesi le idee più significative del dibattito, dando voce a due pensatori, come fatto in apertura: "L'amore è un profondo sentimento di rispetto e di accettazione incondizionata dell'altro" (Carl Rogers). "Ti amo" vuol dire "Volo ut sis, Voglio che tu sia quello che sei" (S. Agostino). Il Caffè filosofico è libero e gratuito, e rivolto a tutte le persone interessate a dialogare insieme sul senso della vita umana e dei suoi valori.