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Pesca, dati allarmanti per l'Adriatico

San Benedetto del Tronto | Uno studio effettuato da Assimpesca ha fornito i numeri del tracollo del pescato sambenedettese dal '96 a oggi. Torquati: “Bocciate le misure da noi proposte”. La soluzione di Agostini: “Comitati di gestione di pescatori sul modello dell'alto Adriatico".

La presentazione dello studio di Assimpesca

75% in meno di scampi, 72% di calamari, percentuali dimezzate per totani e seppie. Sono i dati presentati stamattina da Assimpesca, raccolti prendendo in esame il pescato astato al mercato ittico di San Benedetto dal 1996 al 2011.

"L'assenza di uno studio approfondito sulla biologia marina, la gestione statica del fermo biologico, la connessa difficoltà di controllo sulla fase del dopo-fermo, la rottamazione inefficiente delle flotte pescherecce: una serie di errori di gestione - ha spiegato Nazzareno Torquati - che ha alimentato negli anni il depauperamento delle risorse ittiche".

Il coordinatore di Assimpesca ha aggiunto che sono stati effettuati dei tentativi tesi a scongiurare la rottura dello stock di molte specie e ad arginare le conseguenze dell'aumento del prezzo del gasolio; le proposte avanzate però sono state bocciate: "Abbiamo suggerito la mappatura delle diverse zone dell'Adriatico finalizzata al monitoraggio della consistenza della biomassa e l'utilizzo di reti più leggere per ridurre il consumo di carburante: entrambe le iniziative sono state respinte".

"Dati allarmanti che richiedono un intervento urgente." - ha commentato l'onorevole Luciano Agostini, intervenuto per portare il problema all'attenzione nazionale. Il parlamentare Pd ha aggiunto che per riequilibrare l'Adriatico lo strumento preferibile è la costituzione di comitati di autogestione sull'esempio del Co.Ge.Vo del Veneto, un comune referente per i pescatori che prevede accordi fra marinerie, comunicazione costante con istituti di Biologia marina, monitoraggio delle risorse per decidere razionalmente le aree da ripopolare.

"Lo studio, seppure effettuato su un campione ridotto, evidenzia uno stato di sofferenza del nostro mare. - ha commentato Fabio Urbinati, assessore allo Sviluppo economico - Con l'entrata in vigore della nuova politica comune della pesca prevista per il 2014, l'amministrazione si impegna ad applicare le misure per riportare gli stock ittici a livelli sostenibili".

11/05/2012





        
  



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