I dipendenti del comune di Ascoli Piceno scioperano per la mancata definizione del contratto locale e nazionale di lavoro. In un primo momento radunati presso il giardino del Palazzo dell’Arrengo, si sono trasferiti chiassosamente e simpaticamente presso il Polo Culturale Sant’Agostino dove si sono riuniti in un’assemblea pubblica, ma avvertono che la prossima volta non sarà così.

 

Il contratto nazionale è scaduto da 17 mesi e non si intravede una via di uscita, i Ministri del Governo promettono, fanno dichiarazioni ma non procedono per una definizione e una risoluzione della questione.

 

Tra le proposte avanzate c’è la richiesta di aumentare la quota del bilancio che finanzia il capitolo delle spese professionali, al fine di poter definire e risolvere alcune problematiche.

 

I lavoratori part-time reclamano l’aumento delle ore di lavoro, che da oltre 6 anni sono ferme a 18 ore settimanali con un stipendio mensile di 450 euro. Il portavoce dei dipendenti comunali spiega che è inconcepibile che una famiglia possa vivere con uno stipendio così esiguo.

 

Ci sono altre problematiche, come il riconoscimento della professionalità e del titolo di studio, quindi il riconoscimento delle indennità che i contratti di lavoro prevedono per i dipendenti e non solo per i dirigenti.

 

Quest’ultimi sono stati messi sotto accusa dato che ricevono lauti stipendi e premi di produzione ogni anno, in virtù dei compiti realizzati e dagli obiettivi raggiunti.

 

“I dipendenti comunali sono stanchi, checché se ne dica si lavora e poi molto, quindi se ci sono delle indennità per i dirigenti che raggiungono gli obiettivi prefissati, non vedo perché non devono esserci anche per il personale che fa conseguire questi obiettivi” dice Francesco Piccioni della rappresentanza sindacale unitaria eletta nel comune di Ascoli Piceno.

 

Lo stesso spiega che per i dipendenti non rimangono che briciole e quindi chiede un maggiore finanziamento nel capitolo delle spese professionali del bilancio comunale.

 

I dipendenti del comune già dal mese di ottobre e di novembre hanno posto all’attenzione degli amministratori comunali questi argomenti, la giunta ha ricevuto i delegati dei lavoratori ed ha fatto intendere che per il 2006 ci saranno dei tagli sulle spese di gestione dell’ente comunale.

 

“Il disavanzo del 2005 lo vogliono pagare non adeguando gli stipendi del personale – dice Piccioni – si parla di 750 mila euro di disavanzo nel 2005 e la cifra per gli anni avvenire non farà altro che aumentare. Se non otteniamo niente quest’anno non otterremo niente nei prossimi anni”.

 

Nell’incontro organizzato presso il Polo Sant’Agostino era presente l’80% dei dipendenti comunali, circa 400 persone, segno che i lavoratori sono uniti e compatti.

 

Durante l’assemblea molti interventi hanno evidenziato i problemi dei dipendenti, è stata discussa la piattaforma rivendicativa e durante il dibattito è stato redatto un comunicato che sarà inoltrato all’amministrazione comunale per avere un incontro che risolva la situazione.