"La crisi c'è ed è innegabile". Con queste parole il Presidente del PD Rosy Bindi apre il suo intervento ieri sera al Palariviera di fronte a una sala gremita, dopo la contestazione di un candidato di Rifondazione che, disabile, denuncia la scarsa attenzione dell'amministrazione verso il trasporto pubblico pere i diversamente abili.

L'occasione è propizia a Gaspari per chiedere alla Regione un impegno concreto, a cui corrisponde - assicura Spacca - una chiara volontà di risolvere il gap sanitario tra Marche nord e sud e di spingere sulla specializzazione delle strutture ospedaliere, difendere l'occupazione mantenendo l'attuale livello occupazionale tra i migliori in Italia, creare sviluppo attraverso le infrastrutture, attingendo ai fondi europei, puntando sulla bretella e sullo sviluppo del porto.

Scuola, sanità e occupazione, sono i temi cruciali per il rilancio di un'Italia ammorbata da risse elettorali e riforme fatte su misura per il Premier, che secondo la Bindi attacca gli italiani attraverso una guerriglia mediatica e parlamentare - come quella sulla genealogia di Rubi - per distrarli dai veri nodi irrisolti della politica e dell'economia. Insulti ai magistrati - paragonati a terroristi - minacce al Capo di Stato - "che abbiamo avuto la fortuna di eleggere con la nostra maggioranza". Un federalismo assurdo che lega le mani agli enti locali a causa dei tagli della Finanziaria, che riducono di due terzi le risorse, la destituzione del Fondo Casa, dei contributi per la famiglia.

Questi i tratti distintivi di un Governo in affanno, perché "in Parlamento non ha più alcuna maggioranza reale". Mentre gli enti locali si ingegnano per trovare i soldi senza bloccare l'attività economica e amministrativa, il Governo raddoppia le spese di gestione, e non fa nulla per dare nuova linfa all'occupazione, soprattutto giovanile. Né per la coesione sociale, in barba all'assunto che una comunità è tanto più felice quanto allargata, inclusiva e integrata.

"Il Paese è diviso tra nord e sud, ricchi e poveri, donne e uomini, donne belle e donne brutte, e non c'è niente da ridere", spiega la Bindi in polemica con le ultime affermazioni del Premier che vuole i comunisti sporchi, seri e corrucciati. "Questo alimenta l'idea che ci siano portatori di disvalori e portatori di valori", e inasprisce le spaccature di un Paese che ha bisogno di riforme, di governare grazie alla sinergia tra riformisti e moderati, per raggiungere il suo vero equilibrio e fare bene. "Questa fusione è il tratto distintivo del PD" continua la Bindi "che è investito di ruolo di guida e traino" per creare le condizioni di sviluppo di una società civile e pluralista.

"Un PD consapevole e orgoglioso" spiega il Presidente, "che deve guidare il Paese verso il cambiamento, per tornare a sorridere. Perché non siamo tutti uguali, a destra e a sinistra, e chi dà adito a questa convinzione fa il gioco del Berlusconismo" conclude. E saluta la nascita del Terzo Polo come una evoluzione positiva del sistema, una scissione attesa della destra vera, che si allontana dai destini di PDL e Lega.

"Giudicate da quello che è stato fatto, non chiedetemi come la penso" afferma la prima donna del PD. Fatti e non parole, per dare forma alla scelta elettorale sulla base di un'analisi reale e non sui canti suadenti delle Sirene, che addolciscono i sensi mentre la nave va a picco in mezzo alla tempesta.