Il rinnovamento del partito passa attraverso il coinvolgimento delle forze e delle esperienze femminili. Ecco il pensiero del segretario locale Umberto Pasquali. Per la lunga corsa a fianco del candidato Presidente Emidio Mandozzi, il Partito Socialista si tinge di rosa. Colore predominante almeno delle liste sambenedettesi per le prossime elezioni provinciali. Su cinque collegi, infatti, ben tre sono appannaggio del gentil sesso.

Nello specifico troviamo nel 2° la giovane Cristina Mazza (24anni), al 3° l'insegnante Francesca Marconi Sciarroni, ed al 4° l'avvocatessa Angela D'Augello. A completare il quadro, ecco scendere in campo gli uomini: al 1° il dott. Mario Narcisi (candidato anche al Collegio Grottammare 2) ed il prof. Giuseppe Laversa, entrambi consiglieri comunali.

Nel panorama politico locale il rinnovamento avviene soprattutto apportando idee innovative. Di questo i Socialisti sono consapevoli e - nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Comune nella mattinata di martedì 12 maggio - anticipano alcune proposte che, a loro avviso, saranno tenute in considerazione se vittoria sorriderà alla compagine mandozziana.

Prima fra tutte la realizzazione in Zona Brancadoro di un grande polo scolastico e sportivo, costruendo impianti e strutture che facciano da richiamo per residenti e turisti e valorizzando un'area sin ora dimenticata. Lavorando sinergicamente, Comune e Provincia dovrebbero spostare i licei in quella zona, così come l'università che ora occupa i locali dell'ex Gil. Lì sorgerebbe un grande centro benessere, mentre a posto del campo Europa un grande hotel di lusso, ora come ora mancante a San Benedetto.

Secondo i Socialisti, lo sviluppo del turismo passa anche attraverso il Parco Marino. Un'idea portata avanti dall'Amministrazione Rossi ma poi dimenticata. Se il centro-sinistra conquistasse la vittoria i consiglieri socialisti darebbero quindi un nuovo impulso alla realizzazione del parco.

Durante l'incontro con la stampa s'è parlato anche di sanità. Nello specifico il progetto di Area Vasta che dovrebbe presto coinvolgere le Zone Territoriali di Ascoli e San Benedetto: «Oggi è un passaggio obbligato - afferma il dott. Narcisi - ma credo che non sia la soluzione definitiva ai nostri problemi»

La soluzione, a detta del candidato al Consiglio provinciale, sarebbe la nascita di un'Azienda Ospedaliera unica tra San Benedetto ed Ascoli. Un'unica amministrazione con due sedi operative: «Questo sarebbe il massimo, - continua Narcisi - ma credo che tale progetto non sarà mai approvato dalla Giunta Regionale, perché così saremmo in grado di fare concorrenza ad Ancona».

I socialisti comunque rivendicano di aver precorso i temi in materia sanitaria: circa cinque anni fa avevano redatto un documento che sottolineava l'importanza di una gestione della sanità "integrata" tra le due principali città della provincia.

Qualsiasi siano le decisioni che la politica adotterà in materia sanitaria, quello che più importa, secondo l'esponente socialista, è che esse vengano condivise con gli operatori sanitari. Nessuna imposizione dall'alto ma apertura al dialogo, nell'ottica del miglioramento dei servizi e della soddisfazione del cittadino utente.