Non vi è davvero limite alla vergogna. Sul Nucleo Industriale il presidente della Provincia Celani e il sindaco di Ascoli Piceno Castelli si alleano per proporre alla Regione la chiusura del Consind. E' ovvio che l'impegno concreto dell'Idv sarà quello di non consentire loro tale mossa.

Il presidente della Provincia Celani lo fa per un interesse diretto. Dopo due anni nei quali ha ricoperto il ruolo di commissario dell'ente, contribuendo all'indebitamento dello stesso, ora sta cercando, con tutti i mezzi, di appropriarsi della pianificazione urbanistica di tutta la zona di competenza del Consorzio. A memoria ricordiamo come il Pdl chiuse la campagna elettorale proprio nella zona industriale di Ascoli Piceno, alla presenza dell'allora Ministro Scaiola, promettendo agli operai delle fabbriche in via di chiusura il proprio interessamento.

Oggi, a soli 2 anni di distanza, Scaiola non è più Ministro e Castelli e Celani pensano di pulirsi l'anima chiudendo un ente che può ancora, se ce ne fosse la vera volontà politica, rappresentare uno strumento di riqualificazione e di rilancio per lo sviluppo del Piceno. Tutto ciò, soprattutto se, il sindaco di Ascoli Piceno Castelli, in modo coscienzioso e diligente volesse aiutare questo processo.

Come? Intanto riasfaltando tutto l'asse attrezzato con i proventi indebitamente incassati per le opere di urbanizzazione. Invece di pensare a come chiudere l'ente si dovrebbe parlare di progettualità senza furbizie di sorta. Ribadiamo, a questo punto, che l'impegno dell'Idv sarà, concretamente, quello di evitare la chiusura del Consind, indebitando, checché ne dica Celani, tutti i comuni della Vallata.

Andrea Cardilli, Dante Merlonghi
Idv Piceno