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“Ripartiamo da Zero”, 12 uomini e 12 donne, in campo con Giorgio De Vecchis …

San Benedetto del Tronto | Nella raccolta ma intima cornice del Caffè Florian - sabato mattina - presentata la lista civica così denominata, a supporto del Candidato Sindaco De Vecchis.

di Umberto Sgattoni

"Ripartire da Zero".

Nella raccolta ma elegante cornice del Caffè Florian - sabato 14 maggio alle ore 12,00 - la presentazione della lista così denominata, a supporto del Candidato Sindaco Giorgio De Vecchis; e nell'ambito, della coalizione civica da lui capitanata.

"Ripartiamo da Zero. Un percorso lungo ed importante che ora si confronterà con la tappa cruciale delle elezioni amministrative: 12 donne e 12 uomini, età media 44 anni, provenienti dalle più disparate e concrete realtà socio-economiche, che intendono impegnarsi per la Città; per cambiare San Benedetto, uscendo dalle logiche dei partiti, agendo in piena libertà ed in piena democrazia". Così ha principiato Barbara Sanavia, coordinatrice della Lista.

La quale poi, ha aggiunto: "Vorrei sottolineare come tutti i soggetti della nostra lista vivano del proprio lavoro". "Per questo, ci scusiamo - ha detto alla stampa la Sanavia - se forse, qualcuno di loro non è presente o è in leggero ritardo."

"Con ciò vorrei anche rimarcare" - ha concluso la coordinatrice - "come il nostro impegno civico si caratterizzerà, produrrà e qualificherà, non come quello di politici di professione, ma come persone che sottrarranno del tempo alle proprie famiglie, al proprio lavoro, ai propri affetti, per dedicarlo insieme al bene della Città; ed a risolvere insieme, le problematiche che affliggono la vita della gente comune."

Barbara Sanavia ha poi introdotto i vari candidati della lista; i quali, nel fornire una loro breve e personale presentazione, hanno espresso i motivi che li hanno spinti a scendere in campo al fianco di Giorgio De Vecchis.

"Dobbiamo davvero ripartire da zero. Viviamo ogni giorno le problematiche della gente comune e Giorgio De Vecchis è la persona giusta per ripartire bene. A chi dice che non abbiamo un programma, rispondo che lo abbiamo piccolo, ma fattibile e ne siamo orgogliosi. Siamo orgogliosamente diversi." così ha affermato e concluso una delle candidate della lista.

Poi è stata la volta del Candidato Sindaco.
"Sì, siamo diversi. Il nostro impegno civico va al di là delle ideologie. Siamo espressione di un pragmatismo che è tipico della gente che lavora e che ogni giorno si confronta con le reali problematiche della gente comune. Ed il nostro impegno è quello di affrontare i problemi con tutti i cittadini. Ci piacerebbe davvero che si sottolineasse e si cogliesse il processo di liberazione ideologica di cui ci facciamo portatori.". Così ha esordito il De Vecchis.

Che poi, ci ha tenuto a sottolineare come la peculiarità della Lista "Ripartiamo da Zero" - nella consistente presenza di donne - voglia essere ulteriormente significativo ed indicativo di come si sia voluto operare una scelta, anche legata ad un approccio pragmatico anti-ideologico.

"Le donne - da madri di famiglia - sanno infatti come superare le divisioni e trovare le soluzioni più appropriate e condivise nelle questioni cruciali, sempre, per il bene di tutti" ha detto De Vecchis.

Poi è tornato a parlare del M5S - come già avvenuto in un'altra e recentissima occasione pubblica - sottolineando ancora una volta come la discriminante fondamentale tra la sua coalizione civica ed i "grillini" non sia di sostanza programmatica, ma nel rifiuto che il gruppo civico da lui capitanato, ha posto nei confronti di ogni sorta di azione o dinamica politica verticistica.

Per chi l'avesse voluta cogliere, un'ulteriore - e non troppo velata - strizzata d'occhio all'elettorato del M5S, che sarà il clamoroso assente di questa tornata elettorale cittadina.

Poi, il De Vecchis non ha lesinato stoccate a Paolo Perazzoli: d'un lato accusandolo, di aver fatto - nei due precedenti mandati da Sindaco - scelte politiche sbagliate che avrebbero poi condizionato, pregiudicato e privato la Città di investimenti utili per gli anni successivi; dall'altro, anche in virtù di ciò, contestandogli la novità di cui si sente portatore.

A chi della stampa, con arguta suggestione ha richiesto come si porrebbero De Vecchis ed i suoi, di fronte ad un ballottaggio che li vedesse esclusi, De Vecchis ha risposto risoluto:

"E' una questione che non si pone. A mio avviso andremo al ballottaggio con Paolo Perazzoli. In ogni caso, aggiungo che siamo uomini e donne liberi, quindi, appunto, la questione non si pone."

Quando poi sempre dalla stampa è pervenuta l'ulteriore suggestione che eventuali fronde di "malpancisti" interne alla coalizione di centro-sinistra, possano decidere di votare De Vecchis, il candidato Sindaco di Orgoglio Sambenedettese ha fondamentalmente glissato - mantenendo per così dire la posizione - ribadendo come l'approccio anti-ideologico della sua coalizione civica, non abbia pregiudiziali per chi, ritenesse o volesse ritenere la loro proposta politica la più credibile e la più affidabile per la Città.

Il nostro giornale, invece è tornato sulla Questione Sanità e sul tema della Partecipazione.

Nel merito della Questione Sanitaria - che a quanto pare fino ad ora sembra essere un tema centrale e peculiare della proposta politica di Orgoglio Sambenedettese - il gruppo capitanato da De Vecchis non ha mai nascosto (forsanche in eventuale ed inevitabile ottica di Ospedale Unico), come la priorità assoluta sia quella di tenere il baricentro della Questione Sanitaria (e della sua efficienza) il più vicino possibile a San Benedetto del Tronto.

E, già nel corso della presentazione dell'altra lista a supporto di De Vecchis - la Lista 63074 - uno dei portavoce della stessa, aveva prospettato, come vi fosse la disponibilità a ragionare in termini di territorio, con altri sindaci del circondario (es. quello di Monteprandone).

In tal senso, abbiamo fatto notare, come - se questa ipotesi fosse attuabile (indipendentemente dall'esito delle elezioni, e con maggior rilievo, nel caso De Vecchis venisse eletto Sindaco) - lui ed il suo gruppo, potrebbero trovarsi a doversi confrontare con Sindaci appartenenti, giusto per citare un esempio, al Partito Democratico. (Le cui politiche regionali, - in modo particolare quelle sanitarie - Orgoglio Sambenedettese, ha spesso e volentieri fortemente criticato).

Nel merito, De Vecchis nel risponderci, è stato chiaro e preciso:
"Il nostro approccio non ideologico, dovrebbe essere una qualità ed un vantaggio, nel porci come interlocutori validi, credibili ed affidabili sui temi cruciali che riguardano la collettività; la Questione Sanitaria, è uno di questi; ed è un tema, fra i più importanti, delicati e sentiti dalla gente. Per San Benedetto ma anche per il territorio di cui la città è capofila e riferimento. Pertanto, ritengo che su questioni così rilevanti, vi sia tutto l'interesse - al di là di posizioni o dinamiche ideologiche e/o partitiche - a convergere tutti nell'interesse della collettività: della nostra Città e dell'intero e complesso territorio che vi gravita."

Nel merito della Partecipazione, abbiamo invece chiesto a De Vecchis, se in qualche modo, egli non ritenga che tale strumento, non possa davvero correre il rischio di rimanere nel limbo di una concezione meramente astratta o di scarsa funzionalità.

Anche in questo caso, De Vecchis è stato altrettanto chiaro, preciso e conciso.

"La prima forma di partecipazione, si sperimenta in Consiglio Comunale. In questi 20 anni - purtroppo - abbiamo assistito alla vera e propria esclusione delle ragioni e dell'ascolto dell'opposizione; per quanto mi riguarda opererò in maniera diversa. Sicuramente ci sarà da lavorare, ma credo che creare dinamiche virtuose di partecipazione e di confronto con le varie realtà cittadine - in special modo per esempio su questioni cruciali come l'urbanistica, tanto per citarne una - non sia soltanto doveroso, ma fattibile".

"Mi piacerebbe davvero che ci venisse dato atto, si sottolineasse e si cogliesse questa nostra volontà, questo nostro sforzo di dare il via ad un vero e proprio processo di liberazione ideologica, di cui ci facciamo portatori. Chiediamo alla gente di uscire fuori da certi schemi mentali; quegli schemi mentali che alla fine, sono improduttivi: portano a litigare, senza fare." ha aggiunto il De Vecchis; che poi, nell'avviarsi a conclusione del suo ragionamento ha chiosato:

"Mi piacerebbe davvero anche che ci fossero più occasioni di dibattito/confronto fra i candidati. Così la gente riuscirebbe a capire dove sia davvero la novità e la qualità della proposta politica e soppeserebbe in maniera più consapevole, dove sia davvero il cambiamento sostanziale che viene proposto per la Città".

"Purtroppo" - ha concluso De Vecchis - "i partiti e certe logiche partitiche hanno interessi altrove. Per questo dobbiamo ripartire da zero".

14/05/2016





        
  



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