Non è mancato nemmeno l'allarme bomba all'Auditorium del Comune di San Benedetto: prima dell'intervento conclusivo, quello dell'on. Antonio Guidi, gli uomini della Polizia hanno dovuto effettuare controlli, previa pausa dei lavori ed evacuazione della sala. Allarme rientrato.

Il convegno era parte del 'Corso di Alta qualificazione' per insegnanti specializzati in servizio (Aut. Min. del 21/12/00), a cura della Direzione Didattica 1° Circolo di San Benedetto. Coordinamento ed introduzione del prof. Emilio Vita, Dirigente scolastico, Direttore del corso stesso. Sala gremitissima, nessun posto libero.

Nei diversi interventi sono state almeno tre le questioni sviluppate: il tipo di assistenza adatto per i ragazzi diversamente abili, la situazione nella provincia di Ascoli Piceno, le  disposizioni della Legge Finanziaria 2003.

Sul primo punto, il dott. Renato Pigliacampo, (consulente scientifico dell'E.n.s.: Ente nazionale sordomuti, Dipartimento Scuola-Educazione-Università: S.e.u.), ha lamentato ironicamente "la sordità da parte del Ministero sui temi della pluralità e specializzazione degli insegnanti di sostegno'. Osservazioni ribadite da Maria Teresa Mircoli Castagna (Dirigente tecnico Ufficio Scolastico Regionale per le Marche), che ha invitato le famiglie a non accontentarsi della figura singola dell'insegnante di sostegno e a pretendere più docenti anche per l'alunno disabile, come avviene per tutti gli altri studenti.

D'altro canto la felice situazione della provincia di Ascoli è stato un elemento comune a più interventi: da quelli del sindaco di San Benedetto Martinelli e del suo vice Piunti (riconosciuti i meriti delle passate amministrazioni) a quello dell'Assessore provinciale alla Cultura ed Istruzione Maria Pia Silla (perplessa sull'art. 35 della Finanziaria che richiede nuove visite di accertamento per ogni disabile) a quello di Gino Pracchia (Coordinatore regionale S.e.u.) e di Armando Giampieri (Vicepresidente regionale dell'Unione italiana ciechi: U.i.c.).

Sullo stesso punto, Maria Lauri, in rappresentanza dell'A.n.f.f.a.s. (Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli e Adulti Subnormali), ha ringraziato l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Grottammare Maria Cristina Costanzo per il contributo dato alla istituzione del centro diurno Casa di Alice e del serivizo trasporto disabili.

Su tutti i temi e in particolare sulla legge Finanziaria si è poi soffermato l'on. Antonio Guidi, sottosegretario al Ministero della Salute, nell'intervento conclusivo. Lo ha fatto trattando di due problemi trasversali ai precedenti: quello della presa in carico critica e totale, da parte della società, dei ragazzi disabili, oltre la tradizionale figura dell'insegnante di sostegno nel periodo scolare; e il problema delle nuove disabilità: depressione, sindromi maniaco-depressive, anoressia, bulimia.

"La disabilità, ha detto Guidi, è per un verso un fenomeno sociale, ma per un altro è qualcosa che accompagna la vita di alcune persone 24 ore al giorno, per tutta la vita. Qui sorge il problema che chiamiamo del 'dopo di noi': la morte dei genitori di un ragazzo disabile, diventato ormai adulto. Chi si occuperà di lui?'

'Sulle disabilità tradizionali, ha proseguito Guidi, sappiamo sempre più cose: sappiamo per esempio che possono produrre emarginazione. Ma non ci occupiamo di ciò che oggi può condurre alla morte: depressione, anoressia, bulimia. Non ce ne occupiamo perché sono problemi che colpiscono soggetti che non danno fastidio, che a scuola studiano. Ma se andassimo a guardare, fra le altre cose, ciò che scrivono nei loro temi, troveremmo i sintomi di un disagio di tipo nuovo'.

La Legge Finanziaria. 'Non è così inumana come la si dipinge: si tratta solo di razionalizzare le spese e di accertare il reale bisogno. Per migliorare la condizione di chi riceve poco e di chi riceve male'.